Truffa da due milioni per un incidente

Senza patente finisce fuori strada e resta paralizzato, ma dichiara che alla guida c’è il fratello: denunciati dalla Polstrada
TERAMO. E’ la polizia stradale a sventare una truffa da 2 milioni di euro messa in piedi da due fratelli teramani. D. M. ed M.M., rispettivamente di 24 e 27 anni, avevano architettato la truffa partendo da un incidente in cui era rimasto coinvolto il più giovane che ha riportato un trauma che gli impedisce di camminare. Quest’ultimo al volante di una macchina, senza patenteperchè ritirata per guida in stato di ebbrezza e solo a bordo, qualche mese fa era finito fuori strada rimanendo gravemente ferito. Madre, fratello e un amico lo avevano soccorso accompagnandolo in ospedale senza chiedere l'intervento delle forze di polizia. Una volta al pronto soccorso avevano dichiarato falsamente che alla guida dell’autovettura ci fosse il fratello maggiore, uscito illeso, e che l'altro era seduto sul sedile passeggero. Da qui la richiesta di risarcimento danni all'assicurazione, quantificato in 2 milioni di euro, in virtù delle gravissime lesioni riportate. Le indagini della sezione di polizia giudiziaria della Polstrada di Teramo hanno però accertato la verità e l'incredibile messa in scena, che avrebbe procurato alla compagnia assicuratrice un danno di elevata entità. I fratelli sono stati denunciati in concorso per tentata truffa, mentre per la posizione giudiziaria della madre e dell'amico la valutazione è stata rimessa alla procura.
Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della polizia stradale di Teramo, guidati dal comandante Lara Panella, il gruppo avrebbe architettato la messinscena durante il soccorso al congiunto. Quest’ultimo, qualche mese fa, è finito fuori strada mentre era alla guida della sua vettura: ma l’uomo si era messo in macchina nonostante fosse senza patente perchè precedentemente ritirata proprio perchè sorpreso alla guida in stato di ebbrezza. Dopo l’incidente il ragazzo aveva chiamato la madre e il fratello per essere soccorso. Quest’ultimi arrivano sul posto dell’incidente aiutati da un amico e soccorrono il familiare ferito che viene portato in ospedale. La famiglia fa tutto da sola e non allerta nè le forze dell’ordine e nè l’ambulanza: trasporta il congiunto al pronto soccorso a bordo di una macchina e una volta in ospedale racconta una versione falsa dell’incidente.
I familiari dicono che alla guida della vettura c’era il fratello rimasto illeso e che l’altro era seduto sul sedile passeggeri. Questa è la versione contenuta nella denuncia che viene presentata alla polizia. Quando sanno che il giovane ha riportato lesioni gravissime che gli impediscono di camminare, scatta anche la richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione: viste le condizioni dell’uomo la richiesta è di 2 milioni di euro. Ma c’è qualcosa nella ricostruzione di quell’incidente che non convince gli agenti della polizia stradale che avviano subito le indagini. E ai poliziotti basta poco per ricostruire una dinamica completamente diversa e denunciare i due fratelli per concorso in tentata truffa.(d.p.)
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