Turismo, impennata di arrivi e presenze 

Nel primo report della Regione, Giulianova è la località costiera con i dati migliori. Il sindaco: «Zittiti i profeti di sventura»

GIULIANOVA. In base al primo report della Regione relativo all'estate 2018, Giulianova ha registrato un +8,4% di arrivi e un +10,4% di presenze, la migliore performance tra le località costiere teramane. Secondo il report in questione, Martinsicuro ha avuto un +0,2% di arrivi e un -2,5 di presenze; Alba Adriatica +1,3 di arrivi e +5,2 di presenze; Tortoreto +2,4 di arrivi e +4,1 di presenze; Roseto degli Abruzzi -6,1 di arrivi e -2 di presenze; Pineto +7,6 di arrivi e +0,1 di presenze; Silvi +6,7 di arrivi e +4,1 di presenze.
«L'estate 2018 per Giulianova è andata non bene ma benissimo». Il sindaco Francesco Mastromauro commenta così i dati ed esprime grande soddisfazione «Sono dati di massima», dice, «in quanto alcune strutture non hanno ancora inviato le loro elaborazioni. Tuttavia il quadro delineato, per quanto provvisorio, conferma ciò che ho detto e ripetuto sinora. E cioè che Giulianova è schizzata in testa alla classifica confermandosi località turistico-balneare per eccellenza, con un aumento assai rilevante, in termini di arrivi e presenze, rispetto all'anno scorso. Considerato che il Teramano è turisticamente trainante rispetto al resto dell'Abruzzo, ne deriva che Giulianova ha un primato assoluto. E questi sono dati non miei bensì della Regione. Quindi obiettivi e non controvertibili. Da ciò», conclude Mastromauro, «anche una riflessione che smonta le profezie di sventura: l'introduzione dell'imposta di soggiorno, almeno per Giulianova, non ha avuto alcun contraccolpo negativo in quanto si è al cospetto di un aumento rilevante sia di arrivi, cioè di turisti che hanno deciso di soggiornare nella nostra città, che di presenze, dato che rimanda alle notti trascorse sia negli hotel che nelle altre strutture ricettive complementari, dai camping ai B&B».
Mastromauro, insomma, canta vittoria in quella che è stata una sorta di “guerra dei dati” sull’andamento della stagione estiva. I “profeti di sventura” di cui parla è facile individuarli: l’assessore regionale al turismo Giorgio D’Ignazio e il presidente della Consulta giuliese del turismo Marco Di Carlo, molto polemico nei confronti della tassa di soggiorno.(red.te)
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