Tutti pazzi per gli acquisti on line Spedizioni aumentate del 137% 

Impennata delle consegne nei primi 9 mesi, la provincia di Teramo prima in Abruzzo secondo le Poste Confcommercio: i negozi giù, servono strategie. Confindustria: imprese già lanciate nelle vendite sul web

TERAMO. Teramani pazzi per gli acquisti on-line. Lo si deduce da uno studio di Poste Italiane, secondo cui nei primi 9 mesi del 2019 nel Teramano è stato registrato un incremento nella consegna dei pacchi del 137% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello regionale è l’incremento maggiore: seguono Chieti (+65%), Pescara (+55%) e L’Aquila (+52%). A livello nazionale, l’incremento registrato sulle consegne è del 32% e più di un pacco su tre in Italia viene consegnato da Poste Italiane.
«Il segreto di tale successo deriva sicuramente dalla capillarità e dall’efficienza della rete distributiva dell’azienda, che possiede caratteristiche uniche e conta su circa 27mila portalettere e oltre 1.800 centri di distribuzione, di cui quattro presenti nel territorio provinciale», si legge in una nota di Poste Italiane.
IMPRESE ED E-COMMERCE. E se ai teramani piace acquistare su internet, anche le imprese teramane si sono adeguate a questa tendenza. A confermarlo è Cesare Zippilli, presidente di Confindustria. «L’e-commerce è proprio di una certa tipologia di aziende: non quelle industriali in senso stretto. Ma ad esempio quelle nel turismo e le Pmi del settore alimentare si sono attrezzate. Partiamo da una situazione di arretratezza di qualche anno fa, ma stiamo recuperando il gap. Faccio l’esempio del turismo: chi ha investito nell’e-commerce è riuscito a tamponare il drastico calo di giugno e parte di luglio legato al maltempo». L’esortazione di Zippilli è a continuare a investire nella tecnologia «ma vanno parimenti fatti investimenti infrastrutturali in fibra ottica nelle aree industriali. L'attrattività di un territorio passa attraverso infrastrutture materiali e immateriali. Ad esempio ci auguriamo che il Comune di Teramo ripensi alla decisione di non partecipare alla fase di sperimentazione del 5G. Dobbiamo infrastrutturare il territorio e metterlo all'avanguardia rispetto agli altri che sono già partiti. Basta guardare L’Aquila. Senza 5G non possiamo immaginare grossi investimenti di multinazionali come accaduto per la Huawei all'Aquila. Siamo per la tutela della salute ma non vogliamo creare riserve indiane».
NEGOZI ED E-COMMERCE. Il presidente provinciale di Confcommercio, Giammarco Giovannelli, osserva che c’è un'innegabile evoluzione delle abitudini dei consumatori, attratti dall'e-commerce che accelera i tempi acquisizione beni e a prezzo ridotto. «E' come per “Bla bla car” per i trasporti e “Airbnb” per il turismo», esordisce, «ci sono dunque nuove, inarrestabili dinamiche da gestire. E' uno dei motivi per cui si sta lavorando molto per promuovere e sostenere i centri commerciali naturali nei centri storici attraverso eventi e palinsesti per il recupero del commercio urbano, che ha come valore aggiunto due caratteristiche che gli acquisti on line non hanno: il rapporto umano e la possibilità di verificare e vedere dal vivo, toccare il prodotto. Eventi che peraltro devono essere concepiti anche per attrarre la fascia di età più giovane, che più utilizza internet per gli acquisti». E poi Giovannelli pensa a una rete consorzi locali di negozianti «che potrebbero vendere i propri prodotti on line. E' una dinamica che non può essere frenata e ignorata. Per il turismo, ad esempio, i consorzi hanno creato portali e centri prenotazione, uno ne sta per partire proprio in Abruzzo, promosso dal polo di innovazione per il turismo. Lo stesso si sta pensando in città campione per il commercio, in modo da recuperare gli operatori locali che partecipano alle grandi piattaforme mondiali. Piattaforme che, lo ricordo, godono di un’imposizione fiscale molto, ma molto minore rispetto a quella dei negozi “fisici”».
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