Un solo elettricista in tutto l’ospedale e il sindaco protesta

La nuova società che ha preso in appalto la manutenzione ha tagliato il personale: da 21 gli addetti sono scesi a 8

GIULIANOVA. Ci sono problemi anche di natura manutentiva all’ospedale di Giulianova: un solo elettricista e un solo idraulico sono a disposizione per entrambi i padiglioni, a causa della diminuzioni del personale operata dalla nuova ditta Manutencoop. Non bastava la carenza di medici e infermieri, ora incombe anche il rischio di scarsa manutenzione per il “Maria Santissima dello Splendore”. La Manutencoop, la nuova ditta che si è aggiudicata l’appalto, infatti, subentrata al posto della Cofely, ha messo a disposizione dell’ospedale giuliese solo 8 operatori, a fronte dei 21 assicurati dalla Cofely.

Un problema non di poco conto, visto che i turni, mattutini e notturni, sono coperti da un solo operatore, che dovrebbe assicurare il servizio per il padiglione est e per quello ovest. Un improvviso guasto alle attrezzature mediche o agli ascensori, o durante un intervento d’emergenza, potrebbe costare la vita di un paziente, perché non ci sono abbastanza elettricisti disponibili. Le difficoltà, in questi giorni, sono poi aumentate da improvvise interruzioni di corrente che, seppur momentanee, potrebbero provocare il blocco di un ascensore, magari con pazienti o persone all’interno. Il sindaco Francesco Mastromauro, a questo proposito, ha richiesto un incontro urgente a Giustino Varrassi, direttore generale della Asl, per chiedere spiegazioni. «La diminuzione di quasi due terzi del personale addetto», ha commentato il primo cittadino, «non può che avere conseguenze negative sia per gli utenti che per gli stessi lavoratori. Gli ascensori, ad esempio, sono numerosi: cosa succederebbe in caso di emergenza?». La stessa cosa vale per i problemi di natura idraulica, visto che è presente un solo addetto agli impianti idrici e manca totalmente sia il personale che si occupi di spostamento degli arredi, di lavori di muratura e pittura e sia le attrezzature adeguate allo svolgimento di queste funzioni.

La Manutencoop, nel capitolo d’appalto, ha dato rassicurazioni sulle urgenze, anche se si è riservata di decidere di volta in volta tempi e modalità per gli interventi ordinari. «Nella gara», ha proseguito Mastromauro, «si prevede invece la presenza continuativa del personale per 1750 ore annue pro capite, corrispondenti a 8 ore lavorative per 20 giorni su 11 mesi. È’ necessario fare chiarezza, a meno che non si voglia lentamente decretare la fine dell’ospedale giuliese». La polemica sulla manutenzione arriva all’indomani della visita di Sel, che aveva riscontrato penuria di personale medico e infermieristico.

Margherita Totaro

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