Uomo di 50 anni costretto a dormire nel corridoio della stazione: «Ho perso il sussidio, chiedo aiuto»

Non si tratta di un rifugiato, di un immigrato senza permesso di soggiorno, di un senzatetto o di in clochard per scelta, ma di M.M., un 50enne che in teoria è residente in via del Territorio a Pineto come risulta dalla sua di carta di identità
SILVI. È costretto a dormire da mesi in un angolo sporco della stazione ferroviaria di Silvi in attesa di aiuto. Non si tratta di un rifugiato, di un immigrato senza permesso di soggiorno, di un senzatetto o di in clochard per scelta, ma di M.M. (citiamo solo le iniziali per tutelarne l’identità che però è ben conosciuta ai servizi sociali), un 50enne che in teoria è residente in via del Territorio a Pineto come risulta dalla sua di carta di identità. L’uomo racconta la sua storia: «Vivevo nella mia città di Pineto dove mi trovavo bene e riuscivo a tirare avanti, poi per una serie di vicissitudini, la perdita di mia madre e varie disavventure mi sono ritrovato senza sussidi, ho chiesto aiuto al mio Comune ma non mi hanno dato retta e così con la mia inseparabile bicicletta sono stato costretto ad andare nella vicina Silvi perché non volevo rimanere in un territorio dove conosco diversa gente e mi vergogno di apparire indigente. Da mesi dormo in un corridoio della stazione. Ho provato a chiedere aiuto ai servizi sociali di Silvi, ma mi hanno risposto che essendo residente a Pineto avrei dovuto chiedere aiuto prima al mio Comune. Così sono rimasto impigliato in un rimpallo di responsabilità tra enti e da dove ora per me è difficile uscire. Chiedo aiuto con disperazione, non riesco a lavarmi e a farmi la doccia sono al limite delle mie forze e vedo davanti ai miei occhi solo buio». L’uomo mostra attraverso il telefonino le immagini dei suoi giacigli di fortuna dove c’è anche una sdraio con una tavola e con un asciugamano che funge da cuscino. Sulla vicenda interviene l’assessore ai servizi sociali di Silvi Beta Costantini. «Sentirò già oggi i nostri uffici del servizio sociale, l’uomo non risiede a Silvi e dovrà prima rivolgersi ai servizi sociali pinetesi. Esamineremo comunque la sua posizione».