Le "mascherine piemontesi" realizzate in Abruzzo e sequestrate dalla guardia di finanza

Val Vibrata, sequestrate 127mila mascherine della Regione Piemonte

Dispositivi realizzati in Abruzzo ma con l'etichetta di prodotto piemontese: blitz della guardia di finanza di Nereto

TERAMO. Un altro ingente quantitativo di mascherine è stato sequestrato dalla guardia di finanza. E' avvenuto in un'azienda di Sant'Egidio alla Vibrata dove i militari della Tenenza di Nereto hanno impacchettato e messo i sigilli a 126.600 mascherine che di lì a poco sarebbero state fornite alla Regione Piemonte (ignara del tutto della vicenda). Questa volta il sequestro non è scattato perché i dispositivi sono stati trovati in qualche modo irregolari e privi di certificazione, ma perché riportavano una dicitura non veritiera sulla loro provenienza e quindi sulla loro tracciabilità, violando in questo modo i principi stabiliti dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005).

La società teramana aveva ricevuto in sub appalto l'incarico di fornire le mascherine  alla Regione Piemonte. Sui dispositivi, oltre al logo e alla dicitura “Regione Piemonte”, è stata trovata  l’etichettatura esterna con la scritta “Prodotto e confezionato da aziende piemontesi”.

Nella realtà i finanzieri hanno constatato che sia la produzione che il confezionamento avvenivano di fatto nell’azienda teramana (che si è avvalsa anche di un’ulteriore azienda sempre nella Val Vibrata, gestita da cittadini cinesi), e che solo la materia prima era fornita dal committente.

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