Pietracamela

Ventidue maialini liberi abbattuti, il sindaco: “Seguita procedura di legge”

23 Gennaio 2025

Il primo cittadino ha risposto così alle accuse delle associazioni animaliste, che hanno minacciato una denuncia per responsabilità e procedure utilizzate.

PIETRACAMELA. I 22 suini in libertà di Intermesoli sono stati abbattuti: le associazioni animaliste Vita da cani e Lndc Animal Protection promuovono una protesta e minacciano una denuncia per le eventuali responsabilità e per le procedure utilizzate. Il sindaco Antonio Villani replica: «Ho seguito la procedura di legge dopo il diniego alla deroga dall’ordinanza sulla peste suina, chiesta dagli animalisti al commissario straordinario».

È ancora scontro sui suini che giravano in libertà nel borgo montano e che sono stati abbattuti come previsto dalla legge. «Avevamo tentato in tutti i modi di salvarli, ma abbiamo appreso della loro uccisione», scrivono la presidente di Lndc Animal Protection Piera Rosati e la presidente di Vita da Cani Sara D’Angelo, «negli ultimi mesi avevamo scritto più volte al sindaco di Pietracamela chiedendo l’affidamento, e ci eravamo rivolti anche al ministero della Salute e al commissario straordinario alla peste suina africana, chiedendo una deroga alle misure previste per l’eradicazione della malattia. Deroga che era stata, purtroppo, negata ed eravamo in procinto di presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ma il Comune di Pietracamela ha deciso di andare per la sua strada». Per questo le associazioni hanno promosso una protesta e minacciano una denuncia «affinché vengano accertate eventuali responsabilità e venga fatta chiarezza sulle procedure che hanno portato a questa strage». Villani, esibendo il diniego del commissario Giovanni Filippini che chiaramente stabilisce che «gli animali vaganti catturati non possono essere affidati ad associazioni private», spiega la situazione: «A settembre avevo emanato l’ordinanza di cattura dei maialini rispettando l'ordinanza del commissario sulla Ppa, ma abbiamo preso tempo in attesa di sapere l’esito della deroga richiesta dalle associazioni animaliste per l’affidamento degli animali a strutture private. Dinanzi al diniego del commissario ho seguito la procedura di legge coinvolgendo la Asl e l’Ente Parco ed è stato fatto tutto secondo le norme».

Adele Di Feliciantonio