«Via Capuani è il deserto»

Negozi in agonia, commercianti contro lo stop alle auto

TERAMO. Commercianti "prigionieri" di via Mario Capuani. In una delle strade storiche del centro cittadino le vendite nei negozi sono in forte crisi. Una crisi che, a detta di chi gestisce attività commerciali in quella via, si è acuita da quando il Comune, lo scorso marzo, ha installato il varco elettronico in via Oberdan includendo via Capuani nell'elenco delle sei nuove Ztl, zone a traffico limitato.  Durante la settimana, di movimento tra i negozi di via Capuani ce n'è davvero poco. Ieri, per esempio, sembrava di camminare nel deserto in due orari differenti (alle 11 e alle 13) della mattinata. L'unico giorno "vivace", grazie soprattutto alla presenza del mercato in corso San Giorgio, è il sabato. 

I commercianti non ne possono più di veder morire la strada e si lamentano: per molti di loro andare avanti sostenendo alti costi di gestione e incassando sempre di meno è diventato un rischio altissimo. Con il risultato che alcuni negozi hanno chiuso e altri lo faranno entro la fine del 2010.  Daniela De Ruvo di "Parma Casalinghi" dice con amarezza: «Siamo, ormai, in una via isolata. Durante i giorni della settimana di clienti ne passano pochissimi. Molti negozi di via Mario Capuani stanno chiudendo. Forse il sindaco Brucchi vuole che, andando avanti di questo passo, chiudano tutti? Inoltre le automobili che hanno accesso in via Capuani si fermano dinanzi al mio negozio e ad altri esercizi commerciali e anche questa cosa non va bene per niente. Ci vogliono controlli severi».  Alla tipografia "Mary Bijoux", che è lì dal 1960, la pensano così: «Il varco di via Oberdan impedisce alla gente di arrivare nei negozi di via Capuani e di invogliarla a fermarsi da noi.

Continuando di questo passo i commercianti scapperanno tutti, in quanto è impossibile sostenere i costi e pagare le tasse. Una soluzione potrebbe essere quella del parcheggio per un'ora, magari anche senza tariffa».  Mario Ferrante, titolare dello storico negozio di alimentari "La Genepesca", esprime il suo disappunto: «Via Capuani è paralizzata e non ci venissero a dire che è tutta colpa della crisi! I parcheggi sono lontani e questo non agevola il cliente. Sono cinquant'anni che faccio questo mestiere, sono abituato a lavorare in un certo modo e per questo il rammarico per l'isolamento in cui ormai si trova questa via è enorme.

Riattivare la sosta in via Capuani, inoltre, gioverebbe anche a corso San Giorgio e alle strade limitrofe».  Luca D'Andrea di "Trapper", infine, propone: «Io sono per la sosta a tempo di mezz'ora».  Non resta che vedere, adesso, se qualcuno ascolterà il grido d'allarme dei commercianti di via Capuani. Per il momento la giunta appare irremovibile.

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