Via Orsini, canale ostruito ha aggravato l’allagamento
Era pieno di terriccio, è stato liberato alle 3 di notte dopo l’allarme dei residenti L’assessore Forcellese: «Le pompe dei sottopassi funzionano, ma non basta»
GIULIANOVA. È stata una notte di paura, quella tra venerdì e sabato, per gli abitanti del tratto nord di viale Orsini, quando si sono accorti che l’acqua cominciava a salire in maniera preoccupante e rischiava di sommergere le loro case come successe durante l’alluvione del 2011. E come sempre accade in questi casi c’è stato l’allagamento dei sottopassi. «Gli impianti delle pompe nei sottopassaggi», ha spiegato l’assessore Archimede Forcellese, «sono stati potenziati nel 2007 tramite il posizionamento di una pompa ulteriore e hanno tutti un gruppo elettrogeno che li fa funzionare anche in caso la corrente vada via. Il problema è che, pur essendo a norma, non sono in grado di smaltire l’enorme portata d’acqua delle piogge che si verificano ultimamente».
Sarebbe possibile, ha continuato l’assessore, sovradimensionare ulteriormente gli impianti, posizionando altre pompe, anche se non è detto che questo risolva la situazione. «Si dovrebbe vedere soprattutto», ha continuato Forcellese, «se i canali a mare sarebbero in grado di recepire e smaltire l’acqua pompata in quantità così massiccia. La soluzione migliore sarebbe costruire un collettore, parallelo al lungomare, che incanali l’acqua direttamente verso i fiumi. In questo modo non avremmo più bisogno dei canali a mare. Comunque non ci sono stati gravi danni: l’unico sottopasso che dà problemi è quello di via Ippolito (in via Mantova invece è scoppiato un tubo del Ruzzo)». Di questo, probabilmente, se ne occuperà la prossima amministrazione. Agli allagamenti ha contribuito anche l’ostruzione del canale a mare dello stabilimento Don Juan. Gli abitanti del quartiere avevano denunciato questa situazione pochi giorni prima dei violenti temporali di venerdì e sabato, tanto che, il 30 aprile, avevano protocollato una informativa in Comune evidenziando anche come il canale venisse ridotto della sua portata attraverso l’installazione di una prolunga di diametro inferiore, insufficiente a far defluire le acque. «Abbiamo cominciato a chiamare i vigili alle 3 di notte perché ci siamo accorti che l’acqua saliva rapidamente», ha raccontato Federica Di Sabatino, residente in una villetta a schiera del condominio “Le mimose”. «Il problema è che in questo tratto non sono mai stati fatti i lavori di canalizzazione in modo tale che l’acqua che scende dalla collina possa defluire verso il mare». A notte fonda, dunque, il maresciallo Vincenzo Forcini e un operatore della Giulianova patrimonio, dopo aver informato il sindaco Francesco Mastromauro, si sono recati sul posto, insieme a una pattuglia di vigili e carabinieri, per disostruire il canale.
Margherita Totaro
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