Zona rossa, a Bisenti apre un presidio sanitario 

Sarà operativo nei locali dell’ex consultorio per fare tamponi e prelievi Gli amministratori di Montefino negativi: «Ora possiamo riaprire il Comune»

TERAMO. Un presidio sanitario fisso a Bisenti per tutta la zona rossa e la notizia che gli amministratori comunali di Montefino, a cominciare dal vice sindaco, sono risultati negativi ai tamponi: nei giorni di una emergenza che sembra non avere fine tutto può essere fonte di incoraggiamento.
Come i risultati dei tamponi agli amministratori comunali di Montefino che, dopo il contagio del sindaco Ernesto Piccari attualmente ricoverato in ospedale, si sono messi in isolamento volontario in attesa dei risultati del tampone con la conseguenza che il municipio è stato chiuso. «Ora aspetteremo che finiscano i giorni dell’isolamento che sono ormai pochi », dice il vice sindaco Cristian Grossi che in questo periodo gestisce l’emergenza da casa, «e poi finalmente potremo riaprire il municipio che in questo momento rappresenta un presidio fondamentale sul territorio. Anche le condizioni del sindaco stanno migliorando ed entro breve potrà tornare ad essere operativo. La situazione resta difficile, ma diciamo ai nostri concittadini che non sono soli e che noi siamo con loro. L’importante è che restino tutti a casa». Già da lunedì, intanto, sarà operativo il presidio sanitario della Asl che sarà ospitato nei locali dell’ex consultorio di Bisenti da poco messo a norma e in cui saranno fatti prelievi e tamponi. «Sicuramente una notizia importante», dice il primo cittadino di Bisenti Enzino De Febis, «una notizia che viene incontro alle esigenze che noi amministratori locali avevamo rappresentato da tempo. Un presidio sanitario nella zona rissa significa la possibilità di avere un punto di riferimento importante in grado di dare delle risposte».
Soddisfatto anche il sindaco di Castilenti Alberto Giuliani che ormai da settimane invocava l’apertura di una struttura sanitaria sul territorio. «Qui ci sono decine di persone, soprattutto anziane, che sono a letto con la febbre», dice ancora, «hanno bisogno di risposte, tutti noi abbiamo bisogno di risposte». E intanto da qualche giorno è in vigore anche la nuova ordinanza della Regione, sempre richiesta dagli amministratori, che ha disposto integrazioni sulla questione degli spostamenti e delle autorizzazioni nei centri della zona rossa. (d.p.)
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