Pescara, Pettinari si incatena davanti all'ospedale Santo Spirito: "Il pronto soccorso è al collasso"
Incatenato davanti all’ospedale Santo Spirito, Domenico Pettinari lancia l’ennesimo grido d’allarme sulla sanità pescarese, accusando Regione e Comune di immobilismo. Il capogruppo del movimento “Pettinari per l’Abruzzo” chiede l’immediata elevazione del nosocomio a Dea di II livello. “Il Pronto soccorso è al collasso con 90mila accessi l’anno e attese interminabili”, denuncia. Secondo Pettinari, la carenza di posti letto e di personale costringe i pazienti a rimanere parcheggiati per giorni nei corridoi. Solleva anche il problema dei reparti privi di primari, come la gastroenterologia, e delle attrezzature obsolete. Critica poi l’assenza di una medicina territoriale efficace, che provoca l’ingresso in Pronto soccorso di troppi casi a bassa priorità. Gli ospedali di Penne e Popoli, depotenziati, non riuscirebbero più a svolgere un ruolo di filtro. Pettinari evidenzia situazioni critiche anche per i pazienti fragili, in particolare oncologici ed ematologici, costretti a percorsi complessi e sale d’attesa inadeguate. Denuncia inoltre liste d’attesa “vergognose”, che arrivano fino a un anno e mezzo. Sotto accusa anche la gestione degli ausili sanitari, bloccati dai tempi biblici delle procedure. Il consigliere torna poi sulla recente inchiesta della Procura sul Pronto Soccorso, rivendicando il proprio contributo come parte offesa. Ringrazia la primaria Tiziana Ferrara per le segnalazioni costanti sulle criticità del Pronto soccorso. Pettinari chiede almeno 60 posti letto in più e altrettante nuove unità tra medici, infermieri e Oss. Invoca un piano straordinario per potenziare reparti, strumentazioni e strutture di lungodegenza. “Il sindaco si faccia sentire: Pescara ha diritto a un ospedale all’altezza di una grande città”, dice Pettinari (video di Erika Gambino)