Tra signori, spadaccini e balestrieri: tornano il Palio e il Certame a Popoli
Balestrieri, spadaccini, sbandieratori, dame e cavalieri. Per un giorno Popoli torna a rivivere nel passato, commemorando un evento storico che si tramanda di generazione in generazione fino ad arrivare a questo pomeriggio, quando si entrerà nel vivo del 20° Palio e 27° Certame della Contea di Popoli. Anticipato dalla gara dei balestrieri dello scorso 6 luglio e dalla Notte dei Rioni. Oggi si parte alle 17.30 con un corteo dal rituale scandito e preciso. «Il pomeriggio si aprirà con un corteo lungo le vie della città», conferma il presidente dell’associazione culturale Gruppo storico de lo Certame di Popoli, Vito Marino, «tra alabardieri, sbandieratori, cavalieri e gli altri figuranti che si riuniscono per la nomina del duca di Popoli Giovan Giuseppe Bonaventura Cantelmo, il quale, essendo già 8° Conte e 15° Signore della città, fu nominato nel 1557 dal re di Spagna Filippo II proprio primo duca di Popoli. Una volta avvenuta la designazione e l’accettazione della nomina, il corteo guidato dal nuovo duca, con la presenza degli sbandieratori dell’Aquila, lascerà il cortile del Palazzo Ducale per dirigersi a piazza Maggiore, dove la festa entrerà nel vivo». Infatti, tutta la comunità si riversa in piazza per assistere al Palio della Balestra. Terminato il Palio vero e proprio, gli spettatori attendono l’imbrunire quando il velo della notte viene squarciato da uno spettacolo pirotecnico. Intorno alle 21 prende il via il vero agone bellico, rappresentato da sei cavalieri di Offagna che danno spettacolo a colpi di spada. Terminata la tenzone, si vive un vero e proprio festeggiamento tra sbandieratori e trampolieri della compagnia umbra Accademia Creativa, prima di chiudere la giornata alle 23 con i fuochi pirotecnici.