Denso, assemblee a settembre sui pensionamenti anticipati

29 Agosto 2024

Amicucci (Fismic): «Spiegheremo che cosa prevede l’accordo sull’eventuale uscita di 200 lavoratori» La cassa integrazione scade il 31 ottobre ma si tornerà ancora al ministero per chiederne la proroga

SAN SALVO. Dal settore automotive continuano ad arrivare dati allarmanti che testimoniano la crisi del comparto industriale. Inevitabili le ripercussioni nel Vastese. Per grandi e piccole aziende l'autunno 2024 sarà un trimestre di cambiamenti. Alla Denso Manufacturing di Piana Sant'Angelo duecento dipendenti dovrebbero uscire dalla fabbrica di Piana Sant’Angelo nel corso del prossimo triennio grazie all’opportunità dell’isopensione, uno strumento che permette di andare in pensione 7 anni prima con un accordo tra lavoratore, azienda e sindacato. Tante le domande che in questo periodo, al rientro dalle ferie estive, si pongono i lavoratori . Ed è proprio per venire incontro alle loro esigenze che i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uil e Fismic hanno organizzato per il 3 settembre delle assemblee. A confermarlo è il segretario della Fismic , Nicola Amicucci. «Nel corso delle assemblee», spiega Amicucci, «spiegheremo bene ai dipendenti cosa prevede l'accordo sull'isopensione, uno strumento che è sicuramente importante in questo momento. Saremo impegnati intensamente nelle prossime settimane per un accordo che ha valenza triennale».
Amicucci qualche giorno fa aveva spiegato che i sindacati sono preoccupati per lo scadere della cigs il 31 ottobre. Come previsto si tornerà al ministero per analizzare lo stato di salute dell'azienda e se necessario chiedere un'ulteriore proroga della cassa integrazione straordinaria. Salvo modifiche su duecento dipendenti che possono usufruire dell’isopensione, una novantina lascerebbe la Denso a dicembre 2024. Se così fosse diminuirebbe il numero di lavoratori in cassa integrazione. Resta l'attesa per nuovi investimenti. A settembre torneranno nel sito produttivo di San Salvo i vertici giapponesi dell'industria nipponica.
Dopo il caso Stellantis, il timore che altre aziende possano emulare l'industria automobilistica è tanto. Da parte della politica regionale tuttavia viene ribadita la grande attenzione per Denso. La direzione italiana della fabbrica ha lavorato per rendere il sito sansalvese pronto per accogliere eventuali nuovi ordinativi legati al nuovi motori. L'assessore regionale Tiziana Magnacca ha assicurato che la Regione intende investire in infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali e tecnologiche per incrementare le vocazioni manifatturiere.
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