ABRUZZO

Automotive, la produzione tiene e punta all’elettrico. Con i soliti problemi

Oltre sei miliardi di fatturato e quasi 13mila dipendenti di grandi, piccole e medie aziende. Fca : "I problemi riguardano sempre infrastrutture, competitività energetica, logistica e assenteismo"

SANTA MARIA IMBARO. Il settore automotive abruzzese guida l'economia regionale ed è riuscito a restare competitivo anche a seguito di profondi cambiamenti strutturali del quadro economico mondiale. Lo racconta la seconda edizione dell'Osservatorio Automotive Abruzzo 2023, a cura del Polo innovazione automotive e presentata ieri pomeriggio nella sede del Patto Sangro Aventino davanti imprenditori e istituzioni: oltre sei miliardi di fatturato e quasi 13mila dipendenti.

«Ci aspetta un futuro in cui dobbiamo essere ottimisti», è intervenuto Paolo Accastello, Fca Italy Atessa plant, «e sfide che dobbiamo saper governare e che non riguardano gli ordini o lo stabilimento Fca in Polonia, ma l'essere competitivi. Il prossimo anno lanceremo il veicolo elettrico completamente realizzato ad Atessa e il van Toyota sarà prodotto qui. I problemi riguardano piuttosto le infrastrutture, la competitività energetica, la logistica e l'assenteismo, problema ancora grave in questo stabilimento». 

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«Abbiamo visto crescere i volumi in relazione alla necessità di indipendenza nella mobilità e all'aumento dei costi della benzina, più sostenibili per le due ruote», ha spiegato Marcello Vinciguerra, Honda Italia, «per il futuro sarà necessario confermare la nostra forte capacità di adattamento e fare sistema con il territorio».

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