Bertolaso si mobilita

Siamo nell’isola caraibica con uomini e mezzi. L’emergenza durerà, avremo un presidio fisso

L’AQUILA. «L’Italia resterà ad Haiti anche quando le telecamere si saranno spente, perché ci sono tutte le condizioni per istituire un nostro presidio fisso nell’isola». Lo ha assicurato il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a margine della cerimonia di consegna di alloggi antisismici nel Comune di Sant’Eusanio Forconese. «Entro 48 ore la situazione sarà delineata e saremo in condizione di definire la squadra di soccorsi che resterà al lavoro. E’ un momento delicato - ha proseguito Bertolaso -, in cui la Protezione civile é impegnata in varie emergenze in Albania, per far fronte a un’alluvione, e in varie parti d’Italia, dove purtroppo i problemi non mancano».

Bertolaso ha poi dichiarato: «Il nostro sistema é talmente articolato tra forze regionali, Vigili del Fuoco e altre squadre di soccorso, che ha le risorse necessarie per gestire un presidio fisso ad Haiti».

Il capo della Protezione civile ha particolarmente insistito nell’assicurare che l’impegno dell’Italia ad Haiti é concreto: «I nostri mezzi non vanno lì per portare caramelle, ma per offrire un soccorso con basi logistiche su un’emergenza che abbiamo purtroppo già vissuto sulla nostra pelle». Sant’Eusanio Forconese è uno dei Comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009, e i suoi abitanti così provati conoscono bene il valore della solidarietà. «Nell’isola caraibica è già atterrato un primo aereo con i nostri tecnici della Protezione civile - ha detto ancora Bertolaso incontrando i giornalisti -. Opereranno direttamente a Port au Prince». Il Falcon era decollato mercoledì sera da Roma. in serata. «Ed è partito anche un C130 con un ospedale da campo - ha aggiunto Bertolaso - e il vice coordinatore del team dei soccorsi dell’Unione europea é David Fabi, uno dei nostri uomini».

Sono trenta gli italiani impegnati tra i tecnici delle squadre di soccorso. «Il loro compito - ha spiegato Bertolaso - é studiare le prime indicazioni logistiche per i soccorsi, altri aiuti arriveranno con voli di linea». Poi una constatazione amara: «Dopo i primi momenti di stordimento potrà montare la rabbia di quella gente, che purtroppo non troverà gli aiuti ai quali siamo abituati in altre parti del mondo, ha detto Bertolaso aggiungendo che il sisma «ha colpito una delle zone più povere e meno organizzate da questo punto di vista, quindi le operazioni di soccorso saranno molto complicate». Ai giornalisti presenti a Sant’Eusanio Forconese, il Capo della Protezoione civile ha fatto notare che ha colpire l’isola dei Caraibi è stato un terremoto devastante, un sisma che non accadeva da diversi secoli.