ABRUZZO

Bonus Covid: richieste fino al 30 settembre per lavoratori stagionali, pescatori e operai agricoli

Allarme della Cgil: "In 7mila circa rischiano di perdere un importante sostegno economico"

PESCARA. Lavoratori stagionali, somministrati, pescatori ed operai agricoli che non avessero ancora fatto richiesta, hanno tempo fino al prossimo 30 settembre per l'invio, tramite il patronato Inca Cgil Abruzzo Molise, delle domande di bonus.

In particolare i lavoratori stagionali del turismo o delle terme ed i lavoratori somministrati (ex interinali), per aver diritto al bonus di 1.600 euro, devono aver avuto, dal 2019 in poi, almeno 30 giorni di lavoro, almeno un contratto scaduto o cessato e non essere attualmente assunti a tempo indeterminato o in pensione o, in alcuni casi, in Naspi. Non devono inviare la domanda quei lavoratori che hanno già percepito il primo bonus da 2.400 euro. Sarà l'Inps, in automatico, a liquidare anche il secondo. È comunque consigliabile inviare di nuovo la domanda qualora la prima sia stata respinta ed attualmente in attesa di riesame. Obbligatorio, invece, l'invio entro il 30 settembre, per coloro che non hanno ancora fatto nessuna domanda.

Discorso simile per i pescatori autonomi che hanno diritto ad un bonus di 950 euro e per gli operai agricoli (con almeno 50 giornate lavorate nel 2020) che hanno diritto ad un bonus di 800 euro. In entrambi i casi, il bonus non spetta se attualmente si è titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di pensione, o si è percepito un altro bonus legato al Covid. Complessivamente, tra Abruzzo e Molise, la platea degli aventi diritto sfiora le 25.000 unità. Di queste, però, si stima che ad oggi solo il 70% abbia effettivamente fatto richiesta dei singoli bonus.

"Continuano a restare esclusi - specificano il segretario generale Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il coordinatore regionale patronato Inca Cgil Abruzzo Molise, Mirco D'Ignazio - circa 7.000 persone che, se non si attivano celermente anche tramite il Patronato Inca Cgil Abruzzo Molise, rischiano di perdere un importante sostegno. Trattandosi di bonus destinati in particolare a chi vive condizioni di precarietà lavorativa e sociale, spesso risulta complicato anche informare dell'esistenza del diritto i lavoratori interessati. A ciò si somma una diffusa difficoltà nell'accesso e nell'utilizzo degli strumenti informatici che, almeno in teoria, consentirebbero di ottenere autonomamente queste prestazioni".