Bugie su taglie e conti, è scontro Pd-giunta

Costi della politica, è polemica tra maggioranza e opposizione

PESCARA. Se le bugie hanno davvero le gambe corte, dovremmo essere vicini a una svolta. Dovremmo di qui a poco sapere se il governo non ha intenzione di dare gli 850 milioni di fondi Fas per lo sviluppo, se esiste la volontà di tagliare i costi della politica e abbassare, come promesso da un anno, le indennità ad assessori e consiglieri regionali e scoprire infine dove vanno i 47 milioni per l'ospedale dell'Aquila e i 34 contenuti nell'ultima variazione di bilancio.

Il presidente della Regione Gianni Chiodi è stato sul Centro esplicito: «Sono attaccato con le bugie, non ci sto a passare per il presidente degli sprechi quando invece l'Abruzzo è in ripresa». E ha fornito indicazioni sull'andamento virtuoso della Regione. Davanti a queste affermazioni, si acuisce lo scontro sui conti con l'opposizione del centrosinistra che ribadisce e rafforza le sue accuse alla giunta di centrodestra, rivendicando le scelte che stanno conducendo l'Abruzzo a ripianare il debito sanitario.

La polemica trova legna da ardere con i ritardi dei tagli ai costi della politica e con il triste spettacolo che è stato offerto nell'ultimo consiglio regionale dove era assente la maggior parte degli assessori. Due argomenti sui quali si registrano due novità: la prima è che il gruppo Pdl in consiglio regionale ha dato il via libera al progetto di legge del presidente Nazario Pagano sui tagli alle indennità; la seconda riguarda l'assessore Paolo Gatti, che precisa di non aver fatto parte degli assenteisti in consiglio regionale, avendo lui risposto anche a un'interrogazione.