consiglio regionale 

Bullismo a scuola e in rete, una legge per combatterlo 

La proposta è a firma della consigliera Bocchino (Lega). Tra le misure anche aiuti alle famiglie più fragili

L’AQUILA . Una disciplina di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è la proposta di legge numero 5 delle 20 totali che il gruppo della Lega in Consiglio regionale ha programmato per le prossime settimane, come «sintesi dell’azione regionale della Lega». Prima firmataria è la consigliera Sabrina Bocchino, che ieri ha presentato il suo progetto insieme al capogruppo Pietro Quaresimale, all’assessora alla Sanità Nicoletta Verì e al deputato Luigi D’Eramo. Restano dunque da presentare 15 proposte di legge targate Lega, a dimostrazione di «un grande lavoro legislativo per migliorare la vita delle persone». Parola del parlamentare D’Eramo, per il quale «il grado di civiltà di una regione si misura nella capacità delle istituzioni di garantire protezione verso i componenti della sua comunità». La proposta presentata ieri ha l’obiettivo di «prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo per tutelare la crescita dei minori», come si legge nell’articolo 1. Gli interventi s’incentreranno soprattutto su una «campagna d’informazione e di ascolto nelle famiglie, nelle scuole e nelle istituzioni in cui crescono i nostri ragazzi», ha spiegato Bocchino, «se non c’è un’informazione coerente e organizzata fra tutte le istituzioni, non si riesce a far capire che cos’è realmente il bullismo». «Ora», ha detto Quaresimale, «bisogna condurre la proposta sino all’approvazione del Consiglio regionale». Verrà costituita, inoltre, una consulta all’interno della giunta regionale, composta da soggetti e organi competenti: dal mondo della scuola a quello dell’associazionismo e dello sport. Un argomento, quello del bullismo, che sta «a cuore» anche all’assessora alla Sanità, Verì. Tra gli obiettivi c’è anche quello di aiutare le famiglie economicamente più fragili a sostenere percorsi di recupero e di sostegno psicologico e sociale per i ragazzi vittime di atteggiamenti di prevaricazione. Non solo: stesse misure saranno destinate anche ai bulli, che a loro volta sono vittime di disagio. E mentre per la prossima settimana il gruppo della Lega annuncia già la presentazione di un’altra proposta di legge (sulla terza età), crescono le polemiche intorno alle altre proposte di legge approdate in Commissione (sui crocifissi nelle sedi regionali, sul principio di residenzialità e sul “fattore famiglia”), ritenute dalle opposizioni sbilanciate, discriminatorie, autoritarie.
Già diversi le proposte e i progetti di legge presentati nelle passate legislature regionali in materia di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Mentre risale al 2017 la nascita dell’osservatorio regionale permanente sul bullismo, insediatosi nella sede della giunta regionale e del quale, forse, è arrivato il momento di analizzare attività e risultati.
Marianna Gianforte
©RIPRODUZIONE RISERVATA.