Caripe passa a Tercas per 228 milioni

Firmato il contratto a Milano, nasce il polo bancario più grande d'Abruzzo

TERAMO. La Tercas mette a segno il colpo della sua storia dopo due anni di trattativa. Alle 19,30 di ieri a Milano la firma del contratto tra il Banco Popolare e la banca di corso San Giorgio per la cessione del 95 per cento della Caripe, la storica banca di Pescara. Il controvalore complessivo dell'operazione è di 228 milioni di euro. La Cassa di risparmio del presidente Lino Nisii diventa così il polo bancario più grande d'Abruzzo.

Alla firma del contratto hanno partecipato il direttore generale Antonio Di Matteo e il vice presiedente della banca teramana, Mario Russo.

L'operazione prevede il pagamento del corrispettivo diluito in quattro tranches. La prima, pari a 70 milioni di euro, alla data di esecuzione del closing, previsto entro dicembre 2010. Seguiranno poi tre tranches semestrali rispettivamente di 70, 50 e 38 milioni di euro con facoltà da parte di Banca Tercas di anticipare il pagamento delle rate.
La Cassa di Risparmio di Pescara vanta 384 dipendenti e su 51 sportelli - di cui 45 in Abruzzo - e più 5 tesorerie.

Al 30 giugno 2010 esponeva attività totali per 1.694,7 milioni di euro - di cui crediti netti verso clientela per 1.534,9 milioni, al lordo di circa 173 milioni retrocessi al cedente, di cui 31 non-performing - raccolta diretta ordinaria pari a 1.232,4 milioni, raccolta indiretta di 908,7 milioni e un patrimonio netto di 117,5 milioni di euro.

Questi i numeri chiave dell'istituto adriatico che ha chiuso il primo semestre 2010 con un utile
netto di 5,6 milioni di euro.

«L'operazione, che non avrà significative ripercussioni sulla capacità distributiva del Gruppo Banco Popolare», si legge in una nota giunta in serata da Milano, «si inserisce nell'ambito delle iniziative volte al rafforzamento patrimoniale» della holding ormai ex capofila di Caripe.
Al contempo l'acquisizione permetterà a Banca Tercas di diventare il primo gruppo bancario nella regione Abruzzo con 163 sportelli e attivi creditizi consolidati di 5 miliardi di euro.

Il closing dell'operazione è naturalmente condizionato all'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, innanzitutto della Banca d'Italia, che ha 62 per farlo - ma impiegherà meno -, poi della Consob e del comitato agenti di borsa.

Il Gruppo Banco Popolare è stato assistito dallo studio legale Pavesi, Gitti e Verzoni. Banca Tercas, invece, è stata assistita dallo studio legale Hogan Lovells e, in qualità di advisor finanziario, da Banca Imi.

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