«Chiodi dia certezze sui fondi della sanità»

I sindacati riprendono il dialogo con la Baraldi, oggi vertice con il presidente della Regione
PESCARA. Riparte il confronto su riorganizzazione della sanità, atti aziendali delle Asl e potenziamento dei servizi ma resta aperto l'interrogativo sulle risorse per gli investimenti. La sub commissaria alla sanità Giovanna Baraldi ha incontrato ieri a Pescara i sindacati.
Una riunione preliminare e interlocutoria sui contenuti, in attesa di un nuovo incontro programmato oggi all'Aquila con il commissario Gianni Chiodi. Con la Baraldi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl c'erano anche i quattro direttori generali delle Asl. «Confronto inedito», commenta il segretario Uil, Roberto Campo, «per la prima volta, è stato possibile incontrare i manager con la Baraldi e affrontare le questioni, al livello delle singole Asl, su una base omogenea secondo l'accordo del 3 agosto che, per noi, significa soprattutto assunzioni e investimenti per la costruzione della sanità sul territorio». Oggi all'Aquila si parlerà anche di risorse, dopo che il pacchetto dei 255 milioni annunciato ad agosto sembra essere già stato impegnato nei bilanci delle singole Asl. «Ma si parlerà anche del contenzioso con le cliniche private», incalza Campo, «che dopo aver sottoscritto il 14 ottobre scorso, tetti di spesa con la Regione oggi tornano all'attacco opponendosi al Tar. Noi ribadiamo di essere schierati per il rispetto delle regole e diciamo no agli splafonamenti dei budget che preludono al ritorno di un nuovo far west per la convenzionata esterna». I titolari delle cliniche private hanno già annunciato che diserteranno la riunione odierna all'Aquila con il commissario, ma i rappresentanti sindacali hanno deciso che parteciperanno comunque, perché le questioni sul tappeto in materia sanitaria restano prioritarie, anche alla luce dei dati sulla mobilità passiva che segnalano un grande esodo di malati verso centri di cura extraregionali. «Si è parlato finalmente di sanità del territorio», dice il segretario generale Cgil, Gianni Di Cesare, «e della realizzazione dei nuovi distretti. Passi importanti anche sull'ospedale di comunità che sta prendendo corpo a Pescina, nella Marsica. Resta aperto il capitolo delle risorse, da cui ci attendiamo oggi delle risposte. Ricordo che lo spirito dell'accordo del 3 agosto parlava di investimenti capaci di risollevare la qualità dei servizi, anche perché il dato della mobilità passiva è questione molto seria che si può combattere soltanto con scelte di fondo. Per esempio», suggerisce Di Cesare, «facendo accordi con le regioni vicine, a partire dalle Marche, e soprattutto dopo la nascita della macroregione Adriatica».
«Il potenziamento della sanità territoriale», osserva il segretario Cisl, Maurizio Spina, «può avvenire certamente continuando a produrre risparmi ma soprattutto riequilibrando il rapporto tra assistenza di base e sanità ospedaliera che oggi è sbilanciato a favore degli ospedali. I manager», prosegue Spina, «presentando le bozze degli atti aziendali, hanno illustrato problematiche diversificate: dal processo di riunificazione delle Asl a Chieti e L'Aquila ai problemi di mobilità passiva che sono particolarmente stringenti nel Teramano. Questo accade anche perché, sul confine nord verso le Marche c'è una forte rpesenza di cliniche private che favoriscono questo fenomeno. Sulla questione delle risorse per gli investimenti, Baraldi ha confermato che nell'incontro con Chiodi sarà data una valutazione definitiva».
Una riunione preliminare e interlocutoria sui contenuti, in attesa di un nuovo incontro programmato oggi all'Aquila con il commissario Gianni Chiodi. Con la Baraldi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl c'erano anche i quattro direttori generali delle Asl. «Confronto inedito», commenta il segretario Uil, Roberto Campo, «per la prima volta, è stato possibile incontrare i manager con la Baraldi e affrontare le questioni, al livello delle singole Asl, su una base omogenea secondo l'accordo del 3 agosto che, per noi, significa soprattutto assunzioni e investimenti per la costruzione della sanità sul territorio». Oggi all'Aquila si parlerà anche di risorse, dopo che il pacchetto dei 255 milioni annunciato ad agosto sembra essere già stato impegnato nei bilanci delle singole Asl. «Ma si parlerà anche del contenzioso con le cliniche private», incalza Campo, «che dopo aver sottoscritto il 14 ottobre scorso, tetti di spesa con la Regione oggi tornano all'attacco opponendosi al Tar. Noi ribadiamo di essere schierati per il rispetto delle regole e diciamo no agli splafonamenti dei budget che preludono al ritorno di un nuovo far west per la convenzionata esterna». I titolari delle cliniche private hanno già annunciato che diserteranno la riunione odierna all'Aquila con il commissario, ma i rappresentanti sindacali hanno deciso che parteciperanno comunque, perché le questioni sul tappeto in materia sanitaria restano prioritarie, anche alla luce dei dati sulla mobilità passiva che segnalano un grande esodo di malati verso centri di cura extraregionali. «Si è parlato finalmente di sanità del territorio», dice il segretario generale Cgil, Gianni Di Cesare, «e della realizzazione dei nuovi distretti. Passi importanti anche sull'ospedale di comunità che sta prendendo corpo a Pescina, nella Marsica. Resta aperto il capitolo delle risorse, da cui ci attendiamo oggi delle risposte. Ricordo che lo spirito dell'accordo del 3 agosto parlava di investimenti capaci di risollevare la qualità dei servizi, anche perché il dato della mobilità passiva è questione molto seria che si può combattere soltanto con scelte di fondo. Per esempio», suggerisce Di Cesare, «facendo accordi con le regioni vicine, a partire dalle Marche, e soprattutto dopo la nascita della macroregione Adriatica».
«Il potenziamento della sanità territoriale», osserva il segretario Cisl, Maurizio Spina, «può avvenire certamente continuando a produrre risparmi ma soprattutto riequilibrando il rapporto tra assistenza di base e sanità ospedaliera che oggi è sbilanciato a favore degli ospedali. I manager», prosegue Spina, «presentando le bozze degli atti aziendali, hanno illustrato problematiche diversificate: dal processo di riunificazione delle Asl a Chieti e L'Aquila ai problemi di mobilità passiva che sono particolarmente stringenti nel Teramano. Questo accade anche perché, sul confine nord verso le Marche c'è una forte rpesenza di cliniche private che favoriscono questo fenomeno. Sulla questione delle risorse per gli investimenti, Baraldi ha confermato che nell'incontro con Chiodi sarà data una valutazione definitiva».
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