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Concorsone, tanti bocciati: tornano i supplenti

Alte percentuali di respinti agli scritti e tante cattedre che restano scoperte Frascaria (Snals Abruzzo): «Assurdo giudicare persone già abilitate»

PESCARA. Doppia vu, doppia vu, doppia vu punto Usr Abruzzo punto it. Una volta al mattino, prima di fare colazione, poi a ridosso del pranzo e poi ancora nel pomeriggio e magari prima di andare a dormire. Perché non si sa mai, questi benedetti risultati delle prove scritte del Concorso docenti possono comparire in qualsiasi momento sul sito dell’Ufficio scolastico regionale. Quello di cliccare continuamente – e compulsivamente – sulla piattaforma istituzionale (www.usrabruzzo.it) è diventato il rituale di queste ultime settimane per centinaia di docenti abruzzesi che hanno sostenuto la prova scritta sfidando il conto alla rovescia dei fatidici 150 minuti concessi dal Cineca – l’ente accreditato per le procedure concorsuali – per le domande della traccia. E i risultati arrivano a singhiozzo, anche se già si conoscono gli ammessi alle prove orali di Italiano e Latino, ad esempio, oppure di Scienze e Francese. I candidati delle altre classi di concorso, per il momento, devono accontentarsi di leggere le griglie di valutazione delle prove (divulgate a posteriori) e sperare di aver risposto alle domande in linea con dei criteri stabiliti di volta in volta dalla commissione di turno.

E l’ansia aumenta, non solo perché in molti non sono in condizioni di prenotare un viaggio o una vacanza senza conoscere il calendario degli orali. La paura, che è già certezza per molti candidati, è quella di non farlo proprio l’orale. Già, perché i dati divulgati fino a questo momento sono tutt’altro che confortanti. Sono alte le percentuali di docenti bocciati alle prove scritte, secondo le indicazioni di OrizzonteScuola.it uno dei siti specializzati nel settore. I dati raccolti in tutta la Penisola sono impietosi, con commissioni che hanno fatto passare, talvolta, solo il 20% dei candidati. Ad esempio, in Emilia Romagna su 37 candidati per i laboratori di scienze e tecnologie meccaniche, sono stati ammessi agli orali solo in 16. Sempre in Emilia, per la AD01, la classe di concorso che raggruppa arte e immagine e disegno e storia dell’arte, alle superiori, sono stati ammessi alla prova orale 30 candidati su 121 partecipanti, mentre le cattedre a disposizione sono 82. Qualora tutti e 30 gli ammessi alla prova orale la superassero, pertanto, rimarrebbero comunque scoperte 52 cattedre. E come si coprono questi posti vacanti? Con le supplenze annuali. Punto a capo, si ritorna dal via. «Va a finire», commenta Carlo Frascaria segretario regionale dello Snals, «che dopo tutti questi soldi spesi per commissioni e istruttorie, si debba procedere con le supplenze annuali per coprire parte delle cattedre rimaste vuote.

Tanti sforzi per nulla. Questo esito farebbe sollevare dei seri dubbi sull’efficacia di un concorso che di fatto va a giudicare persone già abilitate, che hanno fatto dei percorsi formativi peraltro diversi dai commissari che li hanno giudicati». È forse questo il perché di tutte queste bocciature. È possibile che chi è stato chiamato a giudicare abbia utilizzato criteri non adeguati a quanto richiesto non tenendo conto delle condizioni in cui i candidati hanno dovuto rispondere ai quesiti, che richiedevano la strutturazione di unità didattiche o d'apprendimento da produrre in pochissimo tempo. «Bisogna sempre tenere conto», prosegue Frascaria, «che i commissari lavorano per pochi spiccioli». Ma adesso, questa ondata di bocciature rischia di aprire la strada a centinaia di ricorsi individuali e collettivi. I candidati che intendono, conclusa la valutazione delle prove scritte, effettuare l’accesso agli atti della procedura concorsuale, possono produrre istanza facendo riferimento agli indirizzi email divulgati sul sito dell'Usr in un aggiornamento del 14 luglio.©RIPRODUZIONE RISERVATA