Consiglio straordinario contro il pedaggio

Il Pd di Pescara: «Una seduta con Chiodi e i sindaci interessati per evitare questa tassa»

PESCARA. «Il pedaggio sull'Asse attrezzato Chieti-Pescara è la tassa più pesante degli ultimi 20 anni e arriva nel momento peggiore che l'Abruzzo sta attraversando». Il gruppo Pd del Comune di Pescara si è riunito ieri per esaminare le conseguenze che avrà il pagamento del pedaggio sull'Asse attrezzato e fare una proposta: «Chiediamo di declassare l'Asse attrezzato da raccordo autostradale a superstrada; chiediamo un consiglio straordinario per tentare di bloccare il pedaggio». Alla seduta aperta, il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio e i consiglieri Gianluca Fusili, Antonio Blasioli, Camillo D'Angelo, Enzo Del Vecchio e Giuliano Diodati, vorrebbero invitare il presidente della Regione Gianni Chiodi, i parlamentari e i sindaci della Provincia di Pescara. Prababilmente, la data del consiglio verrà fissata questa mattina ma, intanto, Di Pietrantonio spiega le ragioni del no al pagamento che entrerà in vigore ai primi di maggio: «Un prelievo forzato nelle tasche degli abruzzesi».

La legge 163/2010 ha infatti confermato la misura impositiva prevista dal decreto legge 78/2010, reintroducendo la tassa e vanificando così la sentenza del Tar Abruzzo e successivamente quella del consiglio di Stato che nel luglio scorso, accogliendo il ricorso, aveva bloccato il pagamento del pedaggio. «Occorre una mobilitazione generale a cominciare dai sindaci di Pescara e di Chieti», prosegue Di Pietrantonio. «Il consiglio sarà aperto a tutti i sindaci della Provincia, ai consiglieri, alle associazioni di categoria e ai sindacati». Ma per scongiurare la tassa, il Pd chiede all'Anas di «declassare l'Asse attrezzato da raccordo autostradale a superstrada: questa è l'unica soluzione per evitare il pedaggio».

Fusilli attacca invece «l'immobilismo della maggioranza sia della Regione che del Comune: quando lo scorso 30 giugno proponemmo una massiccia raccolta di firme per sensibilizzare l'opinione pubblica, ci sentimmo rispondere che la nostra era pura demagogia e che mai sull'Asse attrezzato si sarebbe pagato il pedaggio. Ma, oggi, i fatti dicono il contrario».

Nella polemica, interviene il consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri che dice: «A fermare l'istituzione del pedaggio non sono state le urla allarmistiche del Pd né le firme, ma il nostro atto che, ora, verrà valutato dal tribunale amministrativo il prossimo 26 gennaio». Ancora, prosegue Sospiri, «abbiamo avviato un dialogo con Provincia e con l'Anas per far escludere la strada dal provvedimento». Come? Con la stessa proposta del Pd, considerando l'Asse attrezzato «non come raccordo autostradale ma come una strada a valenza metropolitana». Contro il pedaggio, si alza anche la voce di Adele Caroli, presidente della commissione Grandi infrastrutture e Mobilità del Comune di Pescara: «Sarebbe un danno economico per la città e per le migliaia di cittadini che ogni giorno vengono a Pescara. Ora la questione diventa essenzialmente politica: sono gli esponenti politici, ai vari livelli, che dovranno scongiurare l'ennesimo salasso per i cittadini, già torturati da una profonda crisi economica e dai vari rincari, primo tra tutti la benzina, che scattano con l'entrata del nuovo anno. La politica dunque, dal sindaco ai vari parlamentari abruzzesi, deve attivare un confronto con l'Anas e con i vertici politici nazionali». (p.au.)

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