Giustino Parruti, direttore di Malattie infettive all'ospedale di Pescara

EPIDEMIA / LE TERAPIE

Coronavirus: in arrivo a Pescara la cura con il plasma / VIDEO

Parruti: la sperimentazione con il farmaco Tocilizumab contribuisce ad alleggerire la pressione sull'ospedale

PESCARA. La sperimentazione con il Tocilizumab contribuisce ad alleggerire la pressione sull'ospedale di Pescara. Su 44 pazienti trattati precocemente, ovvero con il 25% di polmone compromesso e una iniziale progressione del danno si è avuto un peggioramento in sei casi. L'ottantasei per cento è invece migliorato. In totale sono ottanta i pazienti Covid sintomatici trattati con Tocilizumab e a breve si potrà avere un quadro scientifico sull'efficacia del farmaco.

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"Il distanziamento sociale ci ha dato una grossa mano"
Il direttore di Malattie infettive, Giustino Parruti, parla dell'andamento dell'epidemia in Abruzzo, dell'aumento dei tamponi (quindi l'incremento dei casi positivi) e dei nuovi farmaci

I dati sono stati resi noti da Giustino Parruti, direttore dell'unità operativa complessa malattie infettive dell'ospedale di Pescara e componente del comitato tecnico scientifico istituito dalla giunta regionale. Per la verità, non è l'unica strada di cura sperimentata a Pescara come spiega ancora Parruti: "Spero dopo la settimana di Pasqua di poter cominciare a trattare i pazienti in rianimazione con gli anticorpi neutralizzanti contenuti nel plasma dei donatori guariti. Si tratta di una scelta di spessore eccezionale, sulla quale sono molto ottimista". Già da lunedì, sempre a Pescara potrebbe nascere un ospedale dedicato ai Covid positivi, con una Rianimazione dotata di quaranta posti letto.

"Le strutture che stiamo realizzando" spiega Parruti "grazie alla vicinanza tra tutte le forze politiche, serviranno a lungo perché queste malattie emergenti e riemergenti avranno importanti colpi di coda, fino alla completa immunizzazione della popolazione". Si vanno perfezionando anche i gruppi di continuità assistenziale per monitorare il gran numero di positivi in trattamento domiciliare e "qui _ sottolinea Parruti_ i medici di Medicina generale stanno dimostrando di essere una componente essenziale del sistema. La Regione Abruzzo non ha dato loro la possibilità di una prescrizione autonoma ma speriamo di migliorare anche questo aspetto".