Un momento dell'esercitazione

L'AQUILA

Covid-19, terremoto e incendi: scatta la mobilitazione / VIDEO

Simulato uno scenario con tre eventi calamitosi nella esercitazione Varditex 2020. Coinvolti i Comuni di Avezzano, Sulmona e Scanno, Marsilio: "Abruzzo regione pilota, sperimentati modelli organizzativi avanzati"

L'AQUILA. "Un'esercitazione di carattere nazionale per testare la capacità di interagire durante le emergenze. L'iniziativa del comando truppe alpine dell'esercito serve proprio ad aumentare sinergia e capacità operativa degli interventi nelle attività di protezione civile davanti a calamità naturali". Lo ha detto il presidente della Regione presente oggi a Sulmona e poi a Scanno, Marco Marsilio, insieme al capo dipartimento nazionale di protezione civile, al direttore dell'agenzia regionale, al comandante truppe alpine e al presidente Ana, per la maxi esercitazione nazionale denominata Vardirex 2020.

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Soccorritori e militari in azione per un'emergenza
Si è conclusa pochi minuti fa in Abruzzo l'esercitazione Vardirex 2020, che ha visto l'impegno di personale dell’esercito, della marina e della aeronautica oltre che dei volontari dell’associazione nazionale alpini, forze armate e protezione civile

A Sulmona è stato anche firmato un documento di collaborazione fra le truppe alpine dell'esercito e l'associazione nazionale alpini, che definisce nel dettaglio quanto già finora messo in campo per  coordinare e risolvere crisi emergenziali. "L'istituzione della nuova agenzia di protezione civile regionale" prosegue Marsilio "testimonia il livello di sensibilità sui temi dell'emergenza. Abbiamo un modello di organizzazione tra i più avanzati e l'ambizione di diventare una regione pilota, a livello nazionale, per far fronte in maniera tempestiva e organizzata alle emergenze con una semplificazione burocratica e amministrativa".

Questa mattina, si è conclusa una esercitazione nel corso della quale sono stati ipotizzati diversi scenari critici contestualmente all'emergenza Covid-19 già in atto: un evento sismico seguito da numerosi incendi che interessano la montagna (Morrone) proseguendo con un'emergenza idro-meteorologica (innalzamento rapido dei corsi d'acqua) che ha visto come protagonista il lago di Scanno, in particolari condizioni meteo avverse.

La simulazione di smottamenti, frane e fenomeni alluvionali hanno richiesto l'intervento immediato dei soccorsi via terra grazie al simultaneo impegno di personale appartenente alle squadre soccorso alpino militare (Ssam), soccorritori delle truppe alpine a cui si sono uniti i volontari dell'Ana. Durante l'esercitazione la prefettura dell'Aquila ha attivato il Ccs (centro coordinamento dei soccorsi) e sono scese in campo le forze armate (alpini, marina militare e aeronautica) con mezzi terrestri e aerei. In particolare, il Battaglione Vicenza del 9° reggimento alpini, addestrato per affrontare calamità naturali, l'Ana, con attrezzature e mezzi e la protezione civile regionale che, oltre a fornire mezzi attrezzature e uomini, ha attivato la sala operativa e messo a disposizione l'elicottero. La manifestazione ha coinvolto i Comuni di Avezzano, Sulmona e Scanno. In particolare, ad Avezzano, nel polo logistico della Croce Rossa, è stato allestito un campo base con relativa infermeria, dove è stato testato il coordinamento delle attività di soccorso e quelle per il ripristino della normalità a seguito di eventi calamitosi simulati in special modo, tra gli abitati di Sulmona e Scanno.

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