E Sulmona diventa un modello 

Dai riti pasquali ai concerti di “Muntagninjazz”, la cultura si trasforma in risorsa

PESCARA. Per l’assessore Mauro Febbo è nella Valle Peligna il miglior esempio in Abruzzo di programmazione e promozione turistica. E ieri a confermare questa tesi c’erano nella sede del Consiglio a Pescara il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, l’assessore alla Cultura Manuela Cozzi, la consigliera regionale di Prezza Marianna Scoccia, il residente della Dmc Terre d’amore Fabio Spinosa Pingue che hanno illustrato fitto il programma di manifestazioni, da Pasqua all’estate, che tengono insieme in un tutto coerente e coordinato l’offerta dell’intero territorio. Ci sono le due processioni del Cristo morto, il venerdì Santo, e della Madonna che scappa, la domenica di Pasqua, a Sulmona, celebrate a livello nazionale e conosciute in tutto il mondo. Ma ci sono anche altre tre manifestazioni collegate ai riti pasquali, meno note al grande pubblico ma altrettanto caratteristiche: la Madonna che vola a Introdacqua, la processione del venerdì Santo a Pratola Peligna e la Madonna che scappa a Prezza. A questi appuntamenti si aggiungono poi tutta una serie di eventi culturali e turistici organizzati da aprile a settembre dalla Dmc (Destination management company). Dalle celebrazioni per il bimillenario dalla morte di Ovidio attraverso la raccolta “Ovidii Taberna, 200 libri per il ritorno di Ovidio” ai Serpari di Cocullo, dal festival musicale estivo Montagna in Jazz alla Giostra cavalleresca di Sulmona, dal concorso internazionale di lirica “Maria Caniglia” alle gare di Endurance a Vittorito, senza dimenticare il festival internazionale delle composizioni floreali Romantica e la manifestazione Piano Piano per Sulmona.
Di particolare interesse la proposta di vivere una giornata visitando il canale delle “uccole”, una delle più importanti opere idrauliche abruzzesi dell’antichità, da visitare muniti di casco e lampada, e la riserva naturale delle gole di San Venanzio. «Questi grandi eventi», ha spiegato Spinosa Pingue, «testimoniano il fermento culturale e sportivo di Sulmona e del comprensorio della Valle Peligna che, se messo a sistema, consentirà all’Abruzzo di recuperare più di un punto di Pil».
«Un territorio ricco di cultura e tradizioni come quello abruzzese», è l’appello della consigliera regionale Marianna Scoccia, «ha bisogno di maggiore condivisione fra gli operatori. Bisogna fare rete e lavorare in squadra, perché l’economia del turismo deve essere un tassello su cui puntare». Ed è proprio su queste direttive che Febbo ha promesso di orientare il settore regionale del turismo. (y.g.)