Ecosfera, cancellata la consulenza di Quarta

Concessi i domiciliari a Gruttadauria e Teodoro: non hanno più incarichi nella società
PESCARA. I vertici di Ecosfera non ricoprono più cariche societarie. E Lamberto Quarta non è più il loro consulente. Il grimaldello per uscire dal carcere passa attraverso la cancellazione degli incarichi che 15 giorni fa sono costati gli arresti, per corruzione, a Duilio Gruttadauria, alla moglie Anna Teodoro e all'ex braccio destro di Del Turco, insieme ad altre 4 persone.
Ma l'analoga mossa sullo scacchiere, destinata ad attenuare il pericolo di inquinamento delle prove, produce un effetto differente: perché i coniugi domiciliati a Carsoli ottengono gli arresti domiciliari, accolti dalla Teodoro con un pianto liberatorio; mentre Quarta - di fatto l'ultimo degli otto arrestati ancora in cella - resta in attesa di un provvedimento favorevole che comunque non dovrebbe tardare.
IL RIESAME. A pronunciare i provvedimenti di scarcerazione, appoggiati dal parere favorevole del pm Antonietta Picardi, è il gip Marco Billi, che accoglie i ricorsi delle difese proprio nello stesso momento in cui, davanti al Riesame dell'Aquila, gli stessi big di Ecosfera stanno tentando il colpo grosso: abbattere l'intera ordinanza di 197 pagine, piena di intercettazioni sul giro di appalti europei e tangenti, mascherate attraverso consulenze e assunzioni clientelari, gestito dal colosso guidato da Gruttadauria, amministratore delegato, e Teodoro, direttore tecnico.
Affari anche milionari con la regia della dirigente regionale Vanna Andreola, che il 10 gennaio ha affidato le proprie deleghe a Gianni Chiodi e il giorno dopo l'arresto ha chiesto al governatore lo spostamento dal Servizio attività internazionali ai Lavori pubblici.
LE LACRIME. I coniugi Gruttadauria sono entrambi presenti in aula quando il pm, in un'ora e mezzo di intervento davanti al collegio presieduto da Vanni (componenti Tracanna e Macarò), provvede - attraverso la ricostruzione delle accuse - a puntellare l'indagine della squadra mobile di Pescara diretta da Pierfrancesco Muriana e rispedisce al mittente i ricorsi.
E' esattamente quanto avviene. Il Riesame respinge la richiesta di annullare l'ordinanza - che in caso di accoglimento avrebbe restituito l'immediata libertà agli indagati - e di fatto blinda l'inchiesta. Ma basta il provvedimento già emesso nel frattempo dal gip a far sciogliere in lacrime la Teodoro e a confortare Gruttadauria, portato dal carcere in tribunale ammanettato, a tutelare chissà quale pericolo di fuga.
I RICORSI. E' una partita in due puntate, quella davanti al Riesame. La seconda si consumerà giovedì e vedrà protagonista l'altra coppia - marito e moglie - arrestata nell'ambito dell'operazione Caligola: Andreola e il marito Michele Galdi, ritenuto il beneficiario delle tangenti sotto forma di consulenze con Ecosfera e Welfare Net.
I due si trovano ai domiciliari al pari di Mario Gay, vice presidente dell'Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo (Oics), che invece non ha presentato istanza. E sempre giovedì è previsto l'interrogatorio di Domenico Peca, amministratore della Welfare Net, società satellite della Ecosfera, «costituita apposta per Quarta» e usata per «dispensare tangenti dietro la maschera delle consulenze», come si legge tra le carte dell'accusa.
LA CARTELLINA. Proprio la figura di Peca, ora agli arresti domiciliari, ha dato la possibilità di risalire alle consulenze fittizie di Galdi per un corrispettivo di 75.240 euro. La documentazione utile agli inquirenti è stata sequestrata a Peca, mentre si stava recando a un incontro «urgente» con Quarta nel parcheggio di un centro commerciale del Teatino.
L'INTERCETTAZIONE. Che l'intenzione di Gruttadauria fosse quella di costituire una società parallela a Ecosfera, in modo da poter partecipare - come in un unico cartello di fatto - alle gare pubbliche e, in particolare, a quelle sulla sanità, emerge da un'intercettazione del 18 settembre 2010 tra Quarta e un interlocutore rimasto non identificato.
Quest'ultimo gli chiede: invece la storia della società vostra, tua e di Duilio?
Quarta: quella sta andando avanti, mo vediamo... quindi mo sta a fare una società nuova, Duilio...ha i suoi pro e i suoi contro quelle cose...dentro il calderone di Ecosfera.
L'altro gli fa presente: quindi, questa ex novo non c'entra niente con Ecosfera...
Quarta: praticamente, è un duplicato di Ecosfera...lui vuole fare un duplicato che si chiama diversamente, dove ovviamente non compare Ecosfera, che però fa fondamentalmente le stesse cose di Ecosfera, con la differenza che Ecosfera ha ormai un fatturato acquisito da anni...questo deve acquisirlo...poi acquisisce le commesse...quelle che può direttamente lo fa direttamente, quello che non può fare prende da Ecosfera...perché tanto alla fine è lo stesso giro...
L'altro insiste: quello che mi dicevi l'altra volta, una società di account...
Quarta: fondamentalmente fa l'account...
Il misterioso interlocutore dice: dove spaziare pure in altri settori...tipo sanità...
Quarta: esatto...
E l'altro: va bene, se Duilio non vuole comparire e gli serve un prestanome, sono pure disposto a farglielo, eh?
Quarta: ma quello di prestanomi sai quanti ne ha? Se serve glielo dico, lui stava vedendo un po' di cose.
Ma l'analoga mossa sullo scacchiere, destinata ad attenuare il pericolo di inquinamento delle prove, produce un effetto differente: perché i coniugi domiciliati a Carsoli ottengono gli arresti domiciliari, accolti dalla Teodoro con un pianto liberatorio; mentre Quarta - di fatto l'ultimo degli otto arrestati ancora in cella - resta in attesa di un provvedimento favorevole che comunque non dovrebbe tardare.
IL RIESAME. A pronunciare i provvedimenti di scarcerazione, appoggiati dal parere favorevole del pm Antonietta Picardi, è il gip Marco Billi, che accoglie i ricorsi delle difese proprio nello stesso momento in cui, davanti al Riesame dell'Aquila, gli stessi big di Ecosfera stanno tentando il colpo grosso: abbattere l'intera ordinanza di 197 pagine, piena di intercettazioni sul giro di appalti europei e tangenti, mascherate attraverso consulenze e assunzioni clientelari, gestito dal colosso guidato da Gruttadauria, amministratore delegato, e Teodoro, direttore tecnico.
Affari anche milionari con la regia della dirigente regionale Vanna Andreola, che il 10 gennaio ha affidato le proprie deleghe a Gianni Chiodi e il giorno dopo l'arresto ha chiesto al governatore lo spostamento dal Servizio attività internazionali ai Lavori pubblici.
LE LACRIME. I coniugi Gruttadauria sono entrambi presenti in aula quando il pm, in un'ora e mezzo di intervento davanti al collegio presieduto da Vanni (componenti Tracanna e Macarò), provvede - attraverso la ricostruzione delle accuse - a puntellare l'indagine della squadra mobile di Pescara diretta da Pierfrancesco Muriana e rispedisce al mittente i ricorsi.
E' esattamente quanto avviene. Il Riesame respinge la richiesta di annullare l'ordinanza - che in caso di accoglimento avrebbe restituito l'immediata libertà agli indagati - e di fatto blinda l'inchiesta. Ma basta il provvedimento già emesso nel frattempo dal gip a far sciogliere in lacrime la Teodoro e a confortare Gruttadauria, portato dal carcere in tribunale ammanettato, a tutelare chissà quale pericolo di fuga.
I RICORSI. E' una partita in due puntate, quella davanti al Riesame. La seconda si consumerà giovedì e vedrà protagonista l'altra coppia - marito e moglie - arrestata nell'ambito dell'operazione Caligola: Andreola e il marito Michele Galdi, ritenuto il beneficiario delle tangenti sotto forma di consulenze con Ecosfera e Welfare Net.
I due si trovano ai domiciliari al pari di Mario Gay, vice presidente dell'Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo (Oics), che invece non ha presentato istanza. E sempre giovedì è previsto l'interrogatorio di Domenico Peca, amministratore della Welfare Net, società satellite della Ecosfera, «costituita apposta per Quarta» e usata per «dispensare tangenti dietro la maschera delle consulenze», come si legge tra le carte dell'accusa.
LA CARTELLINA. Proprio la figura di Peca, ora agli arresti domiciliari, ha dato la possibilità di risalire alle consulenze fittizie di Galdi per un corrispettivo di 75.240 euro. La documentazione utile agli inquirenti è stata sequestrata a Peca, mentre si stava recando a un incontro «urgente» con Quarta nel parcheggio di un centro commerciale del Teatino.
L'INTERCETTAZIONE. Che l'intenzione di Gruttadauria fosse quella di costituire una società parallela a Ecosfera, in modo da poter partecipare - come in un unico cartello di fatto - alle gare pubbliche e, in particolare, a quelle sulla sanità, emerge da un'intercettazione del 18 settembre 2010 tra Quarta e un interlocutore rimasto non identificato.
Quest'ultimo gli chiede: invece la storia della società vostra, tua e di Duilio?
Quarta: quella sta andando avanti, mo vediamo... quindi mo sta a fare una società nuova, Duilio...ha i suoi pro e i suoi contro quelle cose...dentro il calderone di Ecosfera.
L'altro gli fa presente: quindi, questa ex novo non c'entra niente con Ecosfera...
Quarta: praticamente, è un duplicato di Ecosfera...lui vuole fare un duplicato che si chiama diversamente, dove ovviamente non compare Ecosfera, che però fa fondamentalmente le stesse cose di Ecosfera, con la differenza che Ecosfera ha ormai un fatturato acquisito da anni...questo deve acquisirlo...poi acquisisce le commesse...quelle che può direttamente lo fa direttamente, quello che non può fare prende da Ecosfera...perché tanto alla fine è lo stesso giro...
L'altro insiste: quello che mi dicevi l'altra volta, una società di account...
Quarta: fondamentalmente fa l'account...
Il misterioso interlocutore dice: dove spaziare pure in altri settori...tipo sanità...
Quarta: esatto...
E l'altro: va bene, se Duilio non vuole comparire e gli serve un prestanome, sono pure disposto a farglielo, eh?
Quarta: ma quello di prestanomi sai quanti ne ha? Se serve glielo dico, lui stava vedendo un po' di cose.
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