EDILIZIA

Effetto superbonus: a Teramo boom di imprese di costruzioni, a Pescara di addetti

L’analisi di Das (Generali Italia): l'Abruzzo poco sopra la media nazionale. La Provincia di Chieti al terzo posto per l'incremento (+23,6%) di aziende che si occupano soltanto di sviluppo immobiliare

PESCARA. In Abruzzo il numero delle imprese di costruzioni è cresciuto del 2,67% grazie all'effetto superbonus da fine 2020 a marzo di quest’anno. E' un indice superiore, sia pure di poco, della media nazionale ferma al 2%. A Teramo l’incremento più elevato: +3,9%, a Pescara quello più basso (+1,6%). Più forte è stato l'incremento degli addetti del settore edile in Abruzzo: + 18,4% con la punta del 24% a Pescara al nono posto in Italia.

I dati emergono dall’analisi condotta da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale e che vedono Trentino Alto Adige (+5,6%) e Campania (+4,9%) al primo posto per quel che riguarda il numero delle imprese, e la Sicilia (+26,6%) per il maggior incremento degli addetti.

A livello nazionale le imprese di costruzione sono aumentate del 2% a quota 234.278, e del 15,1% il numero degli addetti nei cantieri.

Scendendo nel dettaglio provinciale, Bolzano (+8,6%) fa registrare la crescita più elevata del numero di imprese edili, seguita nell’ordine da Caserta (+6,7%), Palermo (+6,5%) e Vibo Valentia (+6,2%). Nella top ten per l’incremento delle imprese di costruzioni, nell’ultimo anno e mezzo, troviamo anche Frosinone (+5,8% - 5° posto) davanti a Varese e Trieste (5,7%, 6° e 7°) e Rimini (5,6%, 8°). Milano, con un aumento del 5,6% è al nono posto e prima tra le grandi città precedendo Taranto (5,6%, 10° posto).

Ci sono state anche province dove, nell’era del Superbonus, le imprese edili sono addirittura diminuite e nell’ordine a Lodi del 9%, a Imperia dell’8,4% e a Pistoia del 7,9%. Anche nella Capitale e nella sua provincia si rileva un dato in calo (- 6,6%) simile a quello di Mantova (- 6%).

La tabella sulle nuove imprese edili in Abruzzo (Fonte Das-Generali Italia)

In Abruzzo Teramo guida la classifica dei capoluoghi e precede L'Aquila passando da 1.780 imprese di costruzioni nel 2020 a 1.850 ( +3,6%) imprese di costruzioni nel primo trimestre 2022; al secondo posto quindi L'Aquila (+3,10%), da 2001 a 2.063 imprese; al terzo Chieti (+1,96%), da 1.943 a 1.981 e al quarto e ultima Pescara (+1,6%), da 1.624 imprese nel 2020 a 1.650 nel 2022.

È stato, invece, al Sud il picco di nuovi addetti con in testa Palermo (41,7%) davanti a Caltanissetta (33,1%) e Caserta (31,8%). lI numero degli addetti nel settore è cresciuto in maniera consistente pure a Isernia (30,3%), Agrigento (30%), Viterbo (26,9%), Crotone (26,6%), Siracusa (24,3%). Al nono posto c'è Pescara passata ad avere 2.538 addeti dai 2.046 del 2020 (+24,05%) seguita da Reggio Calabria (23,3%).  Nello specifico in Abruzzo Pescara precede L'Aquila che resta tuttavia la provincia con più addetti di tutti (5.420 dai 4.541 di due anni fa, +19,36%), Teramo (4.304 da 3.617, +18,9%) e quindi Chieti (3.328 da 2.969, +12,43%).

Se guardiamo, invece, alle aziende che si occupano soltanto di sviluppo immobiliare senza costruire la classifica nazionale è guidata dalla provincia di Novara (+32,3%) seguita da Aosta (25%).  Al terzo posto c'è la provincia di Chieti (+23,6%) dove il numero delle aziende è passato da 55 (nel 2020) a 68 (nel primo trimestre 2022). Segue la provincia teramana con il 2,8%, mentre a L'Aquila e Pescara il dato è in negativo nel senso che il numero delle aziende è diminuito (rispettivamente del 4,69% e del 2,08%) anziché aumentato. Un dato quest'ultimo che tuttavia rispecchia l'andamento nazionale dove la media segnala un calo del 2,2%.

I dati sull'effetto superbonus sono stati resi noti in occasione del lancio di una nuova polizza das per imprese edili e società immobiliari. E che tra le estensioni facoltative offre anche la garanzia per il ricorso al Tar per gare pubbliche d’appalto.

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