Emendamenti “Salva Abruzzo”, dalla Meloni un nuovo assist a Marsilio: 5,5 milioni di euro all’aeroporto

Spunta un nuovo articolo a sostegno della regione nel testo della legge di bilancio dello Stato. Le risorse stanziate per coprire i costi delle rotte di servizio pubblico per Milano Linate e Torino
PESCARA. Roma e l’Abruzzo non sono mai state così vicine. Dalla legge di bilancio dello Stato continuano a spuntare emendamenti fatti ad hoc per la nostra regione. Dopo il “Salva-Abruzzo”, che questo giornale ha svelato in anteprima negli scorsi giorni, ecco che il governo guidato da Giorgia Meloni offre un nuovo assist alla giunta guidata dall’amico fraterno Marco Marsilio: uno stanziamento da 5 milioni e mezzo di euro per l’aeroporto d’Abruzzo, all’ultimo comma di un articolo dedicato al fondo per il turismo digitale. Le risorse sono finalizzate alla «compensazione degli oneri del servizio pubblico», cioè a garantire quelle rotte essenziali per i cittadini che, altrimenti, non sarebbero coperte dalle compagnie aree perché economicamente svantaggiose, «verso alcuni tra i principali aeroporti nazionali e internazionali», si legge sul documento di cui il Centro è entrato in possesso.
L’emendamento, firmato dal Fratello d’Italia Matteo Gelmetti, è stato approvato in extremis a tarda notte, nell’ultima seduta della commissione Bilancio, appena prima che il testo della manovra – di cui il senatore aquilano Guido Liris è relatore – fosse blindato in vista della discussione di oggi in aula. I fondi, spalmati su tre anni (500mila euro nel 2026, 5 milioni per biennio 2027-2028), serviranno a garantire i voli per Milano Linate – per la soddisfazione di tanti abruzzesi che da mesi chiedevano il ripristino della linea – e Torino. E potrebbe esserci spazio anche per nuove compagnie aree in Abruzzo, visto che sarà una gara d’appalto europea a decidere chi coprirà la rotta e Ryanair solitamente non partecipa a questi bandi. Al momento, le aziende più papabili sono Ita Airwyas, Aeroitalia e la danese Dat (che in Italia già opera in regime di oneri di servizio pubblico), ma non è escluso che altre compagnie si aggiungano alla lista.
I tempi? Si parla di circa 6 mesi per completare l’iter burocratico. Da qui lo stanziamento ridotto per il prossimo anno e più sostanzioso nei successivi. È espressamente prevista, inoltre, la possibilità che la Regione possa partecipare alle spese con risorse proprie, laddove fosse necessario. Da Saga, società che gestisce lo scalo, esprimono grande soddisfazione per l’emendamento, che arriva in un momento particolarmente positivo per l’aeroporto abruzzese. Da qualche giorno, per la prima volta in assoluto, è stato superato il milione di passeggeri in un singolo anno, e il famoso cantiere per l’allungamento di 389 metri della pista d’atterraggio, che aprirà lo spazio per nuove rotte, anche intercontinentali – si vocifera il ritorno della linea Pescara-New York – è prossimo alla conclusione. Una volta terminati i lavori, ci sarà una fase di collaudo, ma entro aprile dovrebbe essere tutto pronto.
Insomma, dall’esecutivo nazionale arriva un regalo non di poco conto alla giunta «amica», che non se lo fa ripetere due volte e coglie la palla al balzo. D’altra parte, il rilancio dell’Aeroporto d’Abruzzo è uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione Marsilio.
Con l’eliminazione dell’addizionale municipale, Ryanair si è convinta a investire sullo scalo, aggiungendo un nuovo aereo alla sua flotta basata in regione e creando quattro nuovi collegamenti per la stagione estiva: Kaunas (Lituania), Valencia (Spagna) Breslavia (Polonia) e Cagliari. E a dare ulteriore spinta all’aeroporto sono stati anche gli ingenti stanziamenti erogati dalla Regione a Saga. Ben 7 milioni e mezzo destinati alla società solo nel 2025. Risorse che, nel difficile percorso di gestione del disavanzo milionario della sanità, sono state comunque trovate, anche a costo di ricorrere ai tagli sulla spesa pubblica. Sacrifici «necessari» per far riprendere quota all’Abruzzo.

