Export auto in frenata nel terzo trimestre

Il fatturato del settore cresce solo di 70 milioni contro i 210 del periodo aprile-giugno

PESCARA. I mezzi di trasporto, nel terzo trimestre 2011, hanno trainato l'export abruzzese meno dei due trimestri precedenti. Lo afferma una ricerca condotta su dati Istat dal centro studi della Cna abruzzese, secondo cui nel terzo trimestre del 2011 l'incremento di fatturato del settore, sullo stesso periodo del 2010, è stato di appena 70 milioni di euro, contro i 208 e i 210 del primo e secondo trimestre.

«In pratica», afferma il coordinatore del centro studi della Confederazione nazionale dell'artigianato, Aldo Ronci, «si è verificata la caduta di quasi un terzo rispetto al primo e al secondo trimestre a tutto svantaggio dello spread tra l'incremento abruzzese e quello nazionale».

«Per usare un linguaggio in voga in queste settimane», aggiunge Ronci, «proprio la diminuzione dell'intensità delle esportazioni legate ai mezzi di trasporti fabbricati nella nostra regione, ha prodotto uno spread tra media abruzzese e nazionale, nel periodo gennaio -settembre, di 3,5 punti a fronte dei 4 punti del periodo gennaio-giugno».

Nei primi nove mesi del 2011 l'export abruzzese è stato di 5.465 milioni di euro mentre nello stesso periodo del 2010 era stato di 4.670, realizzando un incremento di 795 milioni di euro In valori percentuali la crescita è stata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2010. Quest' ultimo dato è superiore a quello medio nazionale che si è attestato al 13,5%.

La performance meno positiva del terzo trimestre rispetto ai due trimestri precedenti, tuttavia, non pregiudica per il settore dell'automotive un incremento complessivo tra gennaio e settembre 2011 rispetto allo stesso periodo 2010, quanto a importi realizzati, del 27,3% (con oltre 2 miliardi e 282 milioni di euro, pari a un incremento di 490 milioni di euro; media Italia +8,4%). Meglio di quanto sia accaduto per gli «altri prodotti» destinati all'export: 3 milioni e 183mila euro di fatturato, con 305 milioni di incremento sul 2010, per una percentuale del 10,6% (media Italia 14,1%).

In quest'ultimo caso, gli incrementi più importanti realizzati nei primi nove mesi del 2011, rispetto al 2010, riguardano oltre ai mezzi di trasporto (pur con la nota meno positiva del terzo trimestre), anche le macchine e gli apparecchi «non classificati altrove» (155), i prodotti in metallo (84), gli articoli in gomma e plastica (28) e gli articoli farmaceutici (18).

Segnano, invece, variazioni negative il settore della carta e dei prodotti affini (-16), del legno e dei prodotti in legno (-15) l'abbigliamento (-14). A detta della Cna abruzzese, occorre aiutare con risorse pubbliche, la capacità di esportazione delle piccole imprese, come del resto previsto dalla bozza di legge regionale sullo sviluppo, visto che si tratta, troppo spesso, di aziende prive di sostegno, nonostante le potenzialità di tante di esse.

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