Famiglie più povere Calano gli acquisti tonfo per auto e moto

PESCARA. Un calo dei consumi che sfiora il 9%. Per l’Abruzzo il 2008, secondo i dati dell’Osservatorio di Findomestic Banca, la contrazione della spesa degli abruzzesi è drastica, sotto la media del Mezzogiorno dove la flessione è pari -7,5%. Il reddito pro procapite rimane più alto: 14.961 euro rispetto ai 13.336 del Mezzogiorno. La società di credito al consumo elenca anche le aree commerciali dove il calo è stato più evidente. In generale il settore dell’auto e della moto l’area commerciale dove la crisi si è fatta sentire di più, con un particolare segno negativo nella compravendita delle auto usate che precipita del 17,5%. Nel volume d’affari nel 2009 sono stati spesi 436 milioni di euro per l’acquisto di auto nuove (-6,2%) e 217 milioni per l’acquisto di auto usate e 54 milioni per le moto.

Anche un altro settore strategico quello dei mobili, segnala Findomestic è in difficoltà il comparto ha chiuso l’anno con un risultato inferiore a quello del 2008 (-7,1%) Male anche il settore degli elettrodomestici. I dati Findomestic evidenziano in Abruzzo una contrazione del comparto: gli elettrodomestici bianchi e piccoli hanno registrato una riduzione del 6%, con una spesa complessiva di 76 milioni di euro e investimenti per famiglia di 140 euro contro i 152 del 2008. Anche il reddito pro capite disponibile, evidenzia Finddomestic ha subito una riduzione del 1,1% rispetto alla contrazione media nazionale (-0,5%), ma un posizionamento superiore rispetto all’area geografica di riferimento del Centro-Sud, in Abruzzo il reddito procapite è di 14 mila 961 euro rispetto ai 13 mila 336 euro del Mezzogiorno.

In media le famiglie abruzzesi hanno speso 249 Euro in meno per l’acquisto di beni durevoli rispetto alla media delle famiglie italiane. La riduzione del reddito disponibile delle famiglie, al netto dell’inflazione, è apparsa più elevata rispetto alla media nazionale, ma anche a quella del Mezzogiorno, penalizzata nel 2009 da una caduta occupazionale tra le più intense. Il Pil regionale, nel 2009, è stato interessato da un’evoluzione maggiormente negativa rispetto all’intera area di riferimento del Centro Sud, data una flessione più intensa sia di domanda interna sia esterna.