Federcaccia Abruzzo, il Tar respinge il ricorso degli ambientalisti: arriva l’ok al calendario venatorio

17 Dicembre 2025

La sentenza, pronunciata il 3 dicembre 2025, sottolinea l'associazione, «conferma la legittimità dell'impianto regionale  consentendo per le specie turdidi cesena e tordo sassello la caccia fino al 31 gennaio 2026 e tordo bottaccio fino al 19 gennaio 2026»

Il Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato da Stazione Ornitologica Abruzzese e Lndc contro la delibera di giunta che ha approvato il calendario venatorio regionale 2025-2026. Lo rende noto Federcaccia Abruzzo, che parla di "una vittoria per la gestione sostenibile della fauna, al fianco delle tradizioni e dell'economia rurale abruzzese". La sentenza, pronunciata il 3 dicembre 2025, sottolinea l'associazione, "conferma la legittimità dell'impianto regionale, fondato sui pareri del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale e sui dati Ispra sullo stato di conservazione delle popolazioni migratorie, consentendo per le specie turdidi cesena e tordo sassello la caccia fino al 31 gennaio 2026 e tordo bottaccio fino al 19 gennaio 2026, come previsto dal calendario venatorio".

I giudici, dice ancora Federcaccia, "hanno ritenuto infondati i motivi di ricorso, che denunciavano violazioni della direttiva Uccelli 2009/147/Ce, del principio di precauzione e delle norme sulla Via-Vas. Il Tar - si legge in una nota - ha riconosciuto la solidità dell'istruttoria regionale e dei dati scIentifici prodotti dall'Ufficio studi di Federcaccia, la stabilità degli indici cinegetici e la necessità di valutazioni su scala nazionale-internazionale per specie migratorie, escludendo lacune motivazionali o illogicità". La Regione Abruzzo si è costituita in giudizio insieme al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e alla Federazione Italiana della Caccia, unica associazione venatoria intervenuta attivamente a tutela del calendario. "Grazie all'anticipazione della camera di consiglio chiesta da Federcaccia - dice il presidente regionale Franco Porrini - la decisione è arrivata prima della chiusura della stagione, evitando incertezze per i cacciatori abruzzesi. La tenacia e la serietà dimostrate dalla Regione Abruzzo e da Federcaccia hanno premiato il lavoro silente e corretto svolto a tutela dei cacciatori e del settore venatorio. Questa sentenza conferma la correttezza scientifica del nostro calendario e rappresenta una vittoria".