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Gli onori a sua altezza Sisto di Borbone, il mancato re di Spagna

CIVITELLA DEL TRONTO. Suo padre era don Saverio di Borbone, l’uomo di fiducia di Pio XII. Sua zia era Zita, moglie di Carlo, ultimo imperatore d’Austria, morto nel 1918 e beatificato dal Papa. Indossa un vestito cucito a mano ed ha un aspetto decisamente aristocratico don Sisto di Borbone, principe del ramo di Parma, quindi imparentato con la casa di Napoli del Borbone che, il 20 marzo del 1861, si arrese all’esercito piemontese a Civitella del Tronto.

E’ don Sisto, discendente di Filippo V d’Asburgo che era padre di Carlo III di Borbone, il personaggio più rappresentativo tra gli oltre 150 tradizionalisti saliti in cima alla fortezza dell’ultimo baluardo borbonico. I fedelissimi lo chiamano principe e indossano un basco rosso con lo stemma «Dios, Patria, Rey», motto del carlismo, cioè della dinastia di Carlo Maria Isidro di Borbone che ritiene di essere legittima erede al trono di Spagna. In parole semplici don Sisto, che ti accoglie con un sorriso e dice «buenas dias», è un principe perché se il “carlismo”, che appoggiava il dittatore Franco, avesse vinto, adesso al posto di re Juan Carlos ci sarebbe lui.

E’ il mancato re di Spagna, con occhi azzurri e capelli biondi, che mantiene un aspetto aristocratico nonostante cammini con le stampelle per un maledetto incidente in auto avvenuto in Argentina. Morirono tutti, tranne lui che rimase tre mesi in coma e subì quindici interventi chirurgici. Ma ieri era a Civitella e, piano piano, è salito fino al punto alto della fortezza.