«I 4 tribunali abruzzesi non dovranno più chiudere». Il ministro Nordio rassicura Marsilio

Il ministro Carlo Nordio ha ascoltato le istanze presentate dalla delegazione abruzzese e ha illustrato la linea del Governo sul futuro dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ribadisce il proprio "no" alla chiusura dei tribunali abruzzesi di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto.
LA MOSSA DI NORDIO La salvezza definitiva dei palazzi di giustizia e delle relative procure avverrà, come spiegato dal guardasigilli del governo Meloni, attraverso una proposta di legge governativa contenente appunto la stabilizzazione dei tribunali sub-provinciali abruzzesi che sarà presentata tra giugno e luglio, quindi al massimo tra poco più di due mesi. Al contempo, anche per garantire il calendario delle udienze per il prossimo anno, il ministro di via Arenula ha assicurato nel prossimo decreto Milleproroghe, che di solito si presenta a luglio, di ulteriori 12 mesi di vita per i tribunali, procrastinando la proroga fino al 31 dicembre 2026. E' quanto emerso all'esito di un atteso incontro tra il ministro della giustizia, Carlo Nordio, e il comitato territoriale per la salvezza dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto composto dai sindaci Gianni Di Pangrazio (Avezzano) e Filippo Paolini (Lanciano), dal commissario prefettizio del Comune di Sulmona, Ernesta D'Alessio, dal vicesindaco di Vasto, Licia Fioravanti, dal presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, dai presidenti dei quattro ordini forensi: gli avvocati Roberto Di Pietro (Avezzano), Luca Tirabassi (Sulmona), Antonio Codagnone (Lanciano) e Maria Sichetti (Vasto). All'audizione ha presenziato anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Incontro richiesto dal sindaco di Avezzano, in qualità di coordinatore del comitato pro tribunali, durante il quale il guardasigilli ha ascoltato le istanze presentate dalla delegazione abruzzese e ha illustrato la linea del Governo sul futuro dei quattro tribunali.
LE REAZIONI «Dal ministro Nordio parole chiare e impegni precisi», commentato il governatore abruzzese a margine dell'incontro durato circa un’ora, «è un risultato importante per l’Abruzzo e per la giustizia di prossimità, un modello per tutta l’Italia». «Sono soddisfatto per l'accoglienza ricevuta dal ministro», ha commentato il sindaco di Avezzano, Di Pangrazio, «abbiamo preso atto della sua volontà politica di salvare i tribunali abruzzesi. Sappiamo, però, che i passaggi parlamentari non sono bevi e comportano la necessità di trovare una quadra in tutta la maggioranza. Un ringraziamento va al governatore Marsilio che è riuscito ad essere presente ed ha ribadito e sostenuto la necessità della proroga per evitare problemi ai calendari delle udienze». «Mi sembra molto positivo essere ricevuti direttamente dal ministro», ha aggiunto il primo cittadino di Lanciano Paolini, «non è facile trovare un ministro così disponibile e che ci mette la faccia». Paolini si è detto infine «soddisfatto per la proroga di luglio funzionale alla stabilizzazione dei tribunali e per l'andamento dell'incontro al quale ha presenziato anche Marsilio. La giustizia di prossimità è quella che più garantisce il cittadino e su questo il ministro Nordio ci ha dato ragione. Poi le dinamiche parlamentari, sappiamo che sono difficili da gestire». È' stata la riforma della geografia giudiziaria varata nel 2012 dall'allora guardasigilli del governo Monti a condannare “a morte” i quattro tribunali abruzzesi. A tenerli in vita finora una lunga e dura battaglia dei rappresentati istituzionali dei territorio che ora, ad una passo dalla meta, sperano nel lieto fine. «Sono moderatamente soddisfatto in quanto il ministro è stato così prudente perché l'impegno che ha preso mi è sembrato molto serio», ha commentato l'avvocato Di Pietro del foro di Avezzano, «c'è stato un impegno con tempi certi: tra giugno e luglio la presentazione del disegno di legge che contiene la stabilizzazione dei quattro tribunali sub-provinciali abruzzesi e subito dopo la proroga al 31 dicembre 2026 nel Milleproroghe di luglio. Proroga di un anno finalizzata alla salvezza definitiva dei tribunali, quindi funzionale rispetto al disegno di legge, ed anche in prospettiva della fissazione delle udienze». «La salvezza dei tribunali, garantita per l’ennesima volta dal ministro Nordio, è sempre più vicina e l’incontro conferma la forte volontà del governo e dei partiti di centrodestra di salvare definitivamente i tribunali», ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia. PD E M5S. Critiche dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle. «Questa promessa è solo un modo per superare le prossime elezioni e lasciare tutti appesi all’ennesima, inaccettabile presa in giro», hanno commentato i senatori Michele Fina (Pd) e Gabriella Di Girolamo (M5S), «il governo avrebbe dovuto approvare la proroga a gennaio e subito dopo la legge di riforma. Il Consiglio dei Ministri da gennaio fino ad oggi si è riunito 18 volte: se vi fosse stata volontà politica di affrontare il problema lo avremmo visto. E invece oggi sindaci e presidenti degli ordini sono entrati al Ministero con la promessa di un’immediata proroga e sono usciti con la promessa di una proroga tra tre mesi. Chiederemo che al prossimo consiglio dei minisri arrivi il testo del Decreto legge per la proroga tecnica e subito la calendarizzazione del ddl per la riforma». ©RIPRODUZIONE RISERVATA