Comunicato Stampa: CRV - Riforma della scuola e Circoli ‘Lettera 150’

26 Giugno 2025

Maino (Lega- LV): “Rivoluzione copernicana: rimettiamo al centro i valori della competenza, del merito e del rispetto”
 

(Arv) Venezia 26 giu. 2025 -    Il consigliere regionale Silvia Maino (Lega- LV) è intervenuta oggi, a palazzo Ferro Fini, sul tema della nuova riforma della scuola e della nascita dei Circoli ‘Lettera 150’. Hanno offerto il proprio contributo i professori Luciano De Giorgio e Carlo Eufemi e, da remoto, il ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara. Silvia Maino, dopo aver fatto un “grande in bocca al lupo agli studenti che in questi giorni stanno affrontando l’esame di maturità”, ha spiegato che “i Circoli ‘Lettera 150’ sono nati nel 2020, durante la pandemia, quando tutti noi stavamo attraversando un momento di forte paura e di grande pessimismo. Giuseppe Valditara ha avuto l’intuizione di dare vita a un progetto culturale, creando un luogo di confronto civile tra le persone, completamente scevro da ideologie, per dare vita a connessioni e a scambi di idee”. “Da questi principi, il ministro Valditara ha avviato una vera e propria rivoluzione copernicana nel mondo della scuola – ha affermato il consigliere regionale – rimettendo al centro i valori della competenza e del merito”. Il consigliere regionale Maino ha giudicato molto positivamente aver introdotto “la cultura del rispetto nel percorso di educazione civica. È altresì importante aver previsto l’arresto per i genitori violenti nei confronti dei professori, il consenso per partecipare alle lezioni di educazione sessuale, l’abolizione dei cellulari durante le lezioni”. “Ringrazio il ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, per aver regalato al mondo della scuola una preziosa opportunità di crescita - ha concluso Silvia Maino – Attraverso i Circoli ‘Lettera 150’ decliniamo nei territori le idee del ministro”. Il ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, collegato da remoto, ha subito chiarito come “la parola ‘rispetto’ è assolutamente al centro della rivoluzione attuata all’interno del mondo della scuola; una rivoluzione che mi piace chiamare ‘del buon senso’. Perché credo che dietro a ogni percorso riformatore ci siano precise strategie e valori di riferimento, e noi vogliamo cambiare proprio l’impianto valoriale della società italiana. La nostra visione della società restituisce centralità alla persona, nel segno della libertà e della democrazia, quando è lo Stato a porsi al servizio dei cittadini, e non viceversa. Per noi, la società è fatta di persone, per le persone. Da qui, la riaffermazione della responsabilità individuale: chi sbaglia paga, perché non può essere sempre colpa della società. Vogliamo inoltre riaffermare il valore del merito, che significa consentire a ogni persona di esprimere al meglio i propri talenti, con l’impegno di valorizzarli. Così, abbiamo riformato le scuole tecnico- professionali, in collegamento stretto con le esigenze delle imprese, senza tralasciare gli aspetti culturali”.  “Abbiamo altresì stabilito nuove linee guida in tema di educazione civica, di conoscenza della Costituzione italiana e di quella europea, con il riconoscimento della proprietà privata basilare per veder garantito l’importante valore di libertà – ha aggiunto Valditara – È strategico educare i giovani alla cultura del lavoro, non demonizzando la ricchezza, ma considerandola quale strumento di crescita della società. Senza tralasciare il rispetto per l’autorità, fondamentale per la tenuta democratica. Altro aspetto imprescindibile è quello identitario, che parte dal luogo in cui si è nati e si risiede, per estendersi allo Stato, al concetto di Patria, intesa quale valore fondamentale previsto dalla nostra Costituzione. Da qui, la riscoperta della nostra Storia e della nostra identità, dei nostri valori, per sapere poi integrare chi decidiamo di accogliere. Così, riteniamo importante lo studio della geografia, della grammatica e della sintassi, del Latino, delle poesie a memoria, della Bibbia e della Storia dell’Occidente. Vogliamo dare valore al lavoro, alla genialità, alla creatività, alla fatica e all’impegno che vi sono sottesi, imprescindibili per la crescita di una società che non si basa solo sui diritti, ma anche sui doveri; perché se non c’è una cultura dei doveri, la società non può reggersi”.  “I Circoli ‘Lettera 150’ – ha spiegato in conclusione Giuseppe Valditara – sono uno strumento per avvicinare le persone, per avviare un grande dibattito all’interno di un’ampia comunità, fondamentale per dare sostanza alla nostra azione politica”. Carlo Eufemi, dirigente scolastico e componente dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, collaboratore del ministro Valditara, ha sottolineato come il ministro abbia “dimostrato di voler far cambiare passo al mondo della scuola, per offrire agli studenti una formazione adeguata e consentire agli insegnanti di avere l’autorevolezza necessaria per esercitare con serenità il proprio ruolo. Valditara, finalmente, ha utilizzato un linguaggio che il mondo della scuola attendeva da tempo. I Circoli ‘Lettera 150’ sono un laboratorio politico-culturale per dare al nostro Paese una visione di futuro. Sono nati come un ‘pensatoio’ per professori e intellettuali, chiamati a esprimere idee, per poi essere allargati e calati in mezzo alla gente, diventando Circoli territoriali in grado di raccogliere idee tra la gente e dalla gente, per metterle a disposizione della Politica e trasformarle in azioni concrete a vantaggio della collettività. Stiamo portando avanti un grande lavoro su tutto il territorio nazionale, aprendoci al confronto e ai contributi di tutti”. Luciano De Giorgio, professore liceale di Filosofia e di Scienze umane, responsabile del Circolo Veneto ‘Lettera 150’, nonché responsabile veneto dell’Istruzione per la Lega, ha spiegato che i “Circoli ‘Lettera 150’ sono associazioni nate per sostenere le idee e l’azione intrapresa dal ministro, abbracciando materie che vanno dalla scuola alla sanità, dall’istruzione alla sicurezza. I Circoli sono concepiti come spazi sempre aperti a nuove argomentazioni; luoghi all’interno dei quali si può discutere di tutto, bandendo completamente ogni pregiudizio ideologico, nel segno dell’assoluta onestà intellettuale, a vantaggio dei singoli territori e del Paese intero. Grazie al ministro Valditara, la Scuola ha vissuto un profondo cambiamento, aprendosi a nuove prospettive, sempre più attenta a intercettare i problemi che affliggono la società contemporanea”.

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