Sara Marcozzi assunta in Regione: lo ha chiesto un esponente della maggioranza, ma la sua identità deve restare segreta

8 Maggio 2025

L’ex consigliera entra «per le esigenze organizzative di una segreteria». Contratto part-time fino al termine della consiliatura, la determina di nomina coperta dagli omissis

PESCARA. Chi abbia richiesto la sua assunzione «per le esigenze organizzative di una segreteria» è un altro dei segreti abruzzesi: il nome e il cognome del richiedente sono coperti da un “omissis” scritto in stampatello. L’assunta, invece, è Sara Marcozzi di Forza Italia: dal 30 aprile scorso, Marcozzi, dieci anni già trascorsi in consiglio regionale, prima confinata al girone dell’opposizione con il M5S e poi passata al cerchio della maggioranza di centrodestra, è tornata a lavorare alla Regione Abruzzo perché, in fondo, si torna sempre dove si è stati bene. «Seguo la politica con passione da quando avevo 14 anni», commenta l’ex consigliera, «e quando entri nel meccanismo che ti permette di cambiare le cose allora è difficile uscirne».

A Marcozzi, pare su richiesta riservata di un politico della maggioranza di centrodestra, è stato accordato un contratto «a tempo determinato e parziale al 50% del tempo pieno (18 ore settimanali) con inquadramento nell’area dei Funzionari e dell’elevata qualificazione a decorrere dalla medesima data e fino al termine della legislatura». Non è un incarico pagato a peso d’oro, lo stipendio di Marcozzi, che attualmente è ancora responsabile del dipartimento Ambiente e territorio di Forza Italia: dovrebbe aggirarsi intorno ai mille euro al mese. La determina firmata dal direttore del consiglio regionale Michela Leacche spiega che quello stipendio non mette a rischio l’equilibrio finanziario abruzzese: il documento parla di «sussistenza della copertura finanziaria», «sostenibilità finanziaria» e «congruità degli importi».

«Ho accolto con piacere questa chiamata: sono tornata nel posto a cui ho dedicato 10 anni della mia vita», dice Marcozzi, «sono stata accolta con un entusiasmo trasversale. Forse qualcuno è impallidito, ma solo per la sorpresa di rivedermi, comunque non dirò chi è».

Quello di Marcozzi, che già si divide tra gli uffici aquilani dell’Emiciclo e le stanze del palazzo del consiglio regionale in piazza Unione a Pescara, è un ritorno che non è passato inosservato: la prima uscita pubblica martedì scorso durante la seduta del consiglio regionale all’Aquila tra strette di mano, baci, sorrisi e anche occhiatacce. «Cercherò di continuare a dare una mano alla Regione», osserva Marcozzi, «l’ho fatto prima da consigliere eletto e lo farò adesso da collaboratore: porterò avanti le esigenze degli abruzzesi, come le questioni del servizio idrico e della sanità».

Il curriculum politico dell’avvocatessa nata a Pescara ma teatina d’adozione, 48 anni, è lungo: Marcozzi si è candidata due volte a presidente della Regione, sempre con il M5S, la prima nel 2014 quando ha preso il 21,41% dei voti contro Luciano D’Alfonso (46,58%), Gianni Chiodi (29,41%) e Maurizio Acerbo (3,07%). «Ai tempi di D'Alfonso ero tremenda. Poi mi sono ammorbidita», sorride Marcozzi: la scenetta della litigata per la sedia se la ricordano un po’ tutti. La seconda volta nel 2019, un 24,32% contro Marco Marsilio (43,44%), Giovanni Legnini (30,53%) e Stefano Flajani (0,6%). Marcozzi si è candidata anche alle regionali del 2024 con la lista di Forza Italia, nella circoscrizione di Chieti: ha preso 1.150 preferenze, sesta classificata su 8 candidati. Una dote troppo povera per rientrare in consiglio regionale: a Chieti, l’unico eletto degli azzurri è stato Daniele D’Amario (5.408 voti).

Nella passata consiliatura, Marcozzi è stata presidente della commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica: «Su questo voglio continuare a impegnarmi», questa la promessa immaginando già un taglio degli Ato.

Il giorno della svolta per l’assunzione di Marcozzi è stato mercoledì 30 aprile: proprio quel giorno, il signor “omissis” «ha richiesto l’assunzione della dott.ssa Sara Marcozzi, a tempo determinato e parziale al 50% del tempo pieno (18 ore settimanali) con inquadramento nell’area dei Funzionari e dell’elevata qualificazione». La determina di nomina aggiunge un dettaglio: «Il dirigente del Servizio risorse finanziarie e strumentali, con nota acquisita al protocollo n. 4200 del 30 aprile 2025, ha dato atto della sussistenza della copertura finanziaria». L’assunzione di Marcozzi quindi è scattata «a decorrere dal 30 aprile e fino a scadenza ordinaria o anticipata della legislatura».

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