Gran pienone solo a Capodanno

La mancanza di neve stronca le prenotazioni per le settimane bianche.

ROCCARASO. Niente neve, piste chiuse, ma il Capodanno in montagna tiene botta. Tutto esaurito nelle località sciistiche del comprensorio Aquilano, anche se si tratta di soggiorni «mordi e fuggi». Ma la stagione invernale non può ridursi a pochi giorni all’anno e tra gli albergatori c’è molta preoccupazione per il dopo festa. Attualmente, su 28 stazioni sciistiche abruzzesi è aperta solo quella di Monte Magnola a Ovindoli. Armando Cipriani sindaco di Roccaraso, ma anche proprietario di uno degli alberghi più grandi della zona ammette: «È vero il mio hotel, come quello di tanti altri è pieno ma solo dal 31 (oggi per chi legge) al primo gennaio. La mancanza di neve e quindi l’impossibilità di offrire ai turisti le consuete settimane bianche ha fatto precipitare del 60% le vacanze lunghe. Un terremoto nel terremoto» sostiene. Situazione confermata anche dal presidente degli albergatori di Roccaraso Alberto Colecchi.

«Fortunatamente gran parte della nostra clientela e festaiola» dice «nel senso che vengono da noi soprattutto per staccare la spina dal caos cittadino e divertirsi anche senza inforcare gli sci. Ma dopo il 2 gennaio, se la regina dell’inverno non arriverà per tutti gli operatori turistici sarà un pianto. Specie per quelli di Aremogna e Pizzalto che hanno una clientela fatta soprattutto di sciatori. Se così fosse» conclude «chiederemo a gran voce sostegni economici dal governo». Stesso scenario a Campo Impratore. «Funziona solo la funivia per il trasporto dei passeggeri» spiega Marco Cordeschi gestore degli impianti di risalita «c’è poca neve per aprire le piste, fa caldo e tira ancora scirocco».

Teresa Vigiano proprietaria dell’Hotel Campo Imperatore ammette: siamo pieni fino ai primi di gennaio, speriamo che torni la neve per salvare l’intera stagione invernale». Capodanno tiene anche a Scanno e Pescasseroli Nei due centri si sta registrando una situazione anomala, dovuta ai cambiamenti climatici repentini: prima di natale tanta neve, poi la pioggia che ha sciolto tutto. Non dispera Michele La Cesa, presidente dell’associazione albergatori di Pescasseroli: «Sotto il profilo delle presenze è stato un Natale buono, così come a Capodanno resiste la vacanza breve di tre giorni. Quello che è mancato a causa della pioggia sono le presenze nelle seconde case. I 6.000 posti rimasti vuoti nei residence, hanno influito sugli affari del commercio al dettaglio.

Di contro non si trova disponibilità negli alberghi». Stesso quadro a Scanno, il consigliere comunale Eustachio Gentile commenta: «Senza neve le presenze a Natale hanno tenuto e Capodanno non sta deludendo più di tanto. I centri di Scanno e Pescasseroli sono accomunati dal fattore storico e culturale che un po’ le svincola dalla dipendenza neve». Unici impianti aperti, ma solo 4 e ad alta quota (1.800 metri) con 12 piste a disposizione a Ovindoli. «Da domani,(oggi per chi legge) dovrebbe tornare la neve» dice Giancarlo Bartolotti presidente del gruppo Monte Magnola «speriamo che ne arrivi tanta anche a bassa quota in modo da riaprire tutti gli impianti, la vera attrattiva per i turisti».