Guglielmi, i lavori e il sogno dell’Anas

All’esame della Procura aquilana i rapporti con Di Nardo, l’amico dei clan

L’AQUILA. «Sciacalli». La segretaria, al telefono, alza una cortina impenetrabile sull’ingegnere Giovanni Guglielmi, provveditore interregionale alle Opere pubbliche finito nelle intercettazioni dell’inchiesta fiorentina su appalti e corruzione. «L’ingegnere non risponde, né via mail né via telefono», dice la donna al cronista del Centro. Intanto i colloqui tra Guglielmi, soggetto attuatore della ricostruzione all’Aquila, e il funzionario-factotum Antonio Di Nardo, che per la Dia di Napoli è amico dei Casalesi, finiscono sotto la lente d’ingrandimento di Rossini.

Il procuratore aspetta le carte dalla Procura di Firenze, che potrebbe lasciare ai colleghi aquilani la lettura dei verbali delle intercettazioni. Dialoghi fitti e continui. I più interessanti, per gli investigatori, sono quelli tra Guglielmi e Di Nardo. A leggere le intercettazioni emerge un uomo super partes tirato per la giacca da impiegati, faccendieri, imprenditori: la «cricca». È su questi rapporti che indaga la procura aquilana, visto il ruolo di Guglielmi nella ricostruzione, quello di soggetto attuatore. Una figura, stando a quello che dicono gli imprenditori, interessata a fare il «gran salto» come amministratore delegato dell’Anas.

Il 25 giugno il giudice della Corte dei Conti Mario Sancetta parla con l’imprenditore napoletano Rocco Lamino, amministratore del consorzio Stabile Novus che prepara lo sbarco all’Aquila. Ecco alcuni stralci dei colloqui.

Sancetta: «Finalmente sono riuscito adesso a parlare con quello...con Gianni.
Lamino: «Sì».
Sancetta: «...e mi dicono...lui dico “senti ma insomma ’sta cosa matura o no?”...dice...“in settimana prossima ci vediamo... stiamo insieme una sera e parliamo...”...dice...“ti dirò qualcosa di più concreto...”
Lamino: «Benissimo».
Sancetta: «...perché va...però io oggi ho parlato con uno che sta vicino a Fini...che è quello che sostiene lui per l’Anas...».
Lamino: «...sì...».
Sancetta: «...e lui mi diceva che siccome anche la Lega adesso lo appoggia, a questo Guglielmi...insomma quindi vorrebbero riuscire...sembrerebbe che evolve pure quell’altra cosa...comunque vediamo cosa mi dice la settimana entrante...».
Lamino: «...esatto, sì».
Il 3 luglio, gli stessi soggetti si telefonano per un aggiornamento.
Sancetta: «...allora io ho chiamato il...Gianni che mi ha detto che lui stava tornando dall’Aquila...tutti i giorni all’Aquila...m’ha detto “appena capita qualche cosa di buono...senz’altro”....mi ha detto...per quello...Gianni lei sa chi è no?...però per l’Anas ancora non si è risolto niente...questo mo’ vuole un favore. Vuole fare l’amministratore delegato dall’Anas e chiede di essere sostenuto».
Il 28 luglio Lamino si lamenta con Sancetta.
Lamino: «sì, ma io vorrei dire una cosa preside’, una cosa sola...uno esistono i provveditorati...uno fa le domande per essere inserito nelle imprese di fiducia...poi vengono prese in considerazione o no...rimangono ferme...le persone che non hanno fatto le domande...vanno a lavorare e noi che abbiamo fatto la domanda un anno fa...per essere chiamati e non veniamo chiamati...se si rispettasse la legge italiana...non sanno neanche che significa un raccomandato al provveditorato per la...l’Abruzzo...». (e.n.)