I lavoratori, due giorni di protesta

L’assemblea: la Regione blocchi Angelini e ricollochi i dipendenti delle cliniche.

CHIETI. Senza stipendio da nove mesi, con una prospettiva fatta di nuove azioni di protesta. Sono queste le conclusioni di una assemblea dei lavoratori del gruppo Villa Pini dove sono stati proclamati due giorni di sciopero regionale per il 19 e 20 gennaio prossimi. L’assemblea si è riunita ieri a Chieti per fare il punto sulla vertenza in atto. In una nota Cgil e Cisl regionali sollecitano la Regione ad intervenire sul gruppo sanitario della famiglia Angelini. Le cliniche infatti rischiano il blocco dei ricoveri per effetto della revoca degli accreditamenti, così Cgil e Cisl chiedono alla giunta regionale di provvedere alla ricollocazione del personale.

L’assemblea «stigmatizzano il comportamento della giunta regionale, che a fronte della emergenza sociale e sanitaria rappresentata dalla vertenza Villa Pini, non agisce con la dovuta tempestività per attivare la sospensione dell’accreditamento prevista dalla legge regionale; chiedono al Commissario ad acta ed alla giunta regionale di assumersi la responsabilità politica di ricollocazione del personale e di rispettare, prioritariamente, l’impegno già dichiarato, ma al momento disatteso, di assicurare al personale operante nelle strutture psichiatriche la prosecuzione dell’assistenza ai pazienti trasferiti».

I sindacati inoltre «chiedono all’assessore regionale Paolo Gatti ed a tutta la giunta regionale di garantire, con la sospensione dell’accreditamento, l’erogazione immediata della cassa integrazione in deroga e comunicano che dal 7 gennaio riprenderanno le azioni di lotta con presidio dei lavoratori nelle sedi istituzionali. Successivamente, giorno per giorno, verranno decise nuove iniziative in relazione all’evolvere della situazione».