Il centrodestra: sui Fas il Pd fa demagogia

I consiglieri regionali: sulle risorse bisogna dare un segnale di coesione

PESCARA. Cercare di trasformare una riunione simbolica in una seduta operativa, dalla quale escano proposte concrete e condivise. Si trova davanti a questo bivio il consiglio regionale straordinario convocato per domani, Ferragosto, dal presidente Nazario Pagano. All'ordine del giorno c'è un unico punto: il piano per il Sud con i fondi Fas «congelati» fino a settembre per l'Abruzzo.

Sullo sfondo si agita tuttavia il contropiano presentato dal Pd affinché l'Abruzzo possa avere maggiori possibilità per strappare tutti i 612 milioni richiesti. Non un piano distribuito in tanti capitoli (infrastrutture, settori, incentivi) ma concentrato sulle voci più importanti (porti, automotive, artigianato). Sul contropiano del Pd già si divide l'assise consiliare. C'è chi lo vede come una proposta demagogica, c'è chi lo valuta utile, ma fine a se stesso. Quale strada prenderà il consiglio regionale?

«Una maggiore partecipazione dei consiglieri non può che essere d'aiuto per affinare il provvedimento», risponde salomonicamente Berardo Rabbuffo, capogruppo di Futuro e Libertà per l'Italia, garantendo la sua presenza all'assemblea di domani: «Non ho problemi, sto in zona e sono abituato a lavorare. Ritengo però sia utile approvare qualcosa di concreto, convocare un consiglio per una mera discussione credo non serva a nessuno. Noi lavoriamo per approvare le leggi, domani non mi pare ci sia in programma nulla del genere. Sarà una riunione simbolica, ma la gente ha più bisogno di sostanza che di simboli. A questo punto», prosegue, «cerchiamo di tirare fuori qualcosa approvando un provvedimento, altrimenti si rivelerà come una seduta inutile e vissuta come una presa in giro».

Presente sarà anche Nicoletta Verì, consigliere del Pdl molto vicina a Forza del Sud: «Visti i tagli, poter recuperare i fondi comunitari credo sia fondamentale per ridare slancio al mondo produttivo ed economico, in una regione come la nostra che sarebbe meglio rientrasse definitivamente tra quelle del Sud, anche se l'orgoglio ci porta a rifiutare questa idea».

«Per quanto riguarda la proposta del Pd», continua, «ritengo sia importante trovare un punto d'incontro sugli aspetti fondamentali del piano dei Fas, senza demagogia e rispettando le esigenze del territorio. Dare priorità è sicuramente fondamentale, ma condivido anche la posizione del presidente Chiodi».

«Credo sia una riunione inutile, alla quale però parteciperò», dice apertamente Antonio Menna, capogruppo Udc: «Non condivido questa posizione dei colleghi dell'opposizione perché la ritengo un po' populista e demagogica. Fare un consiglio a Ferragosto solo per discutere sull'opportunità o meno del governo di rinviare a settembre la decisione sui Fas non serve a niente. Avremmo potuto protestare in tanti altri modi e portare poi, a fine mese o a inizio settembre, in assemblea la discussione. Così mi pare solo un teatro, un modo per dimostrare a giornalisti e persone che noi lavoriamo anche in un giorno di festa. Non mi pare corretto per le nostre famiglie e soprattutto per quelle dei dipendenti che dovranno tornare a lavorare domani».

E il contropiano del Pd? «Credo che il centrosinistra faccia bene a criticare e proporre alternative, ma la realtà dice che a governare è Chiodi e lui deve assumersi la responsabilità delle scelte. Per fare questo il Pd deve vincere le elezioni. Sarebbe però auspicabile una politica condivisa, con un governo di solidarietà regionale».

«Non ho mai fatto un'assenza e parteciperò anche domani», afferma Lorenzo Sospiri del Pdl: «Se è stato convocato un consiglio a Ferragosto deve trattarsi di una cosa molto importante, anche se secondo me la polemica del Pd sui Fas è totalmente infondata, perché un piano con tante linee di finanziamento c'è e sanno che Chiodi a settembre firmerà l'intesa col governo».

Per Sospiri non sarà una seduta inutile: «Se l'opposizione avrà un atteggiamento in buona fede credo che anche questa possa servire per far crescere la speranza della regione Abruzzo di superare questa crisi».

Emilio Nasuti, presidente della Prima commissione bilancio, sostiene che le proposte del Pd sui Fas sono «pura demagogia»: «Ci mancherebbe che noi della maggioranza non vogliamo il bene dei cittadini e della Regione, sui Fas faccio presente che abbiamo già riportato i primi risultati malgrado il periodo di crisi. In periodi come questi bisogna spogliarsi delle casacche e collaborare alla soluzione dei problemi. Questo è ciò che la società civile vuole in questo periodo». (cr.re.)

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