Calcio

Verso Pescara-Ternana. Luca Leone, doppio ex e cuore a metà: «Lo stadio l’arma in più»

4 Giugno 2025

Il direttore sportivo pescarese doc ha lavorato con il Delfino e per cinque anni nel club umbro. «I dettagli faranno la differenza e l’Adriatico-Cornacchia sarà determinante»

PESCARA. Uno dei tanti ex della finale play off fra Pescara e Ternana è l'ex direttore sportivo di entrambe le squadre Luca Leone. Pescarese doc, classe 1970, ex capitano dei biancazzurri nel 2006-2007 in serie C e ds del Delfino dal 2016 al 2018, si trova in attesa di occupazione dopo l'ultima esperienza nel Foggia terminata poco più di un mese fa. Tra un viaggio di lavoro all'estero e l'altro, sempre in prima linea per tenersi aggiornato, non si è fatto sfuggire l'occasione di seguire, seppur da lontano, la sfida d'andata per la promozione in serie B.

Leone, che partita ha visto? «Senza dubbio è stata una partita condizionata dall'espulsione di Vallocchia. Entrambi gli allenatori sono stati costretti a rivedere i rispettivi piani tattici e le proprie strategie in maniera inaspettata. La Ternana ha dovuto inserire Fazzi al posto dell'attaccante Curcio rimescolando le carte a centrocampo e lo stesso Pescara ha dovuto sostituire l'acciaccato Squizzato, anche per colpa di una successiva ammonizione rimediata».

Ritiene giusto il risultato finale? «Il Pescara è stato bravo a sfruttare con un tiro da fuori deviato una delle poche occasioni create mentre Liverani ha gestito con intelligenza l'uomo in meno, rischiando il meno possibile in difesa senza sbilanciarsi troppo nel tentativo di pareggiare a tutti i costi e portando comunque qualche pericolo in avanti nel finale. Lo 0-1 è un risultato che tiene aperto qualsiasi discorso per il match di ritorno anche se il Pescara, con lo stadio Adriatico pieno a suo favore, avrà indubbiamente qualche vantaggio in più rispetto agli avversari».

Baldini dovrà però rinunciare agli squalificati Squizzato e Merola. «La rosa dei biancazzurri mi sembra abbastanza profonda. Già hanno dimostrato di sopperire alla grande alle assenze dei centrali difensivi Brosco e Pellacani con i sostituti Letizia e Lancini che hanno disputato partite esemplari. A centrocampo c'è pronto un certo Valzania, non l'ultimo arrivato, e anche in attacco hanno parecchie soluzioni da proporre. Pure la Ternana è una squadra completa in ogni reparto. E nelle ultime partite, dopo aver superato un periodo poco brillante coinciso con il cambio di allenatore, ha ritrovato quelle certezze che l'hanno accompagnata per buona parte della stagione, quando c'era Abate in panchina. Penso che entrambe le formazioni sono consapevoli di giocarsi le proprie carte fino in fondo».

Come giudica la stagione del Pescara, a prescindere dall'esito finale? «Ha un grande entusiasmo e sta vivendo un periodo magico. La squadra, che già aveva fatto molto bene in tutto il girone di andata chiudendo in vetta alla classifica, è cresciuta molto nel momento cruciale del campionato e dei play off, quando le sfide diventano decisive per proseguire la corsa alla promozione. La piazza di Pescara sa come trascinare i giocatori in questi casi. Nessuna delle due è arrivata in finale per caso, ora diventano determinanti i dettagli per avere la meglio una dell'altra».

Da doppio ex, e visto che a Pescara ci ha anche giocato nella stagione 2007-08 oltre a essere stato il direttore sportivo dell'ultima serie A e nella Ternana ha lavorato come direttore dal 2018 al 2023, se la sente di appoggiare qualcuna delle due in particolare? «Ho tifato per entrambe fino alle semifinali ma ho il cuore diviso. Per quanto mi riguarda, meritano tutte e due di salire in serie B. Ma so che non è possibile e quindi, comunque vada, sarò contento per chi la spunterà ed ovviamente dispiaciuto per chi non dovesse farcela».

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