ABRUZZO

Il Guerriero di Capestrano campeggia sullo stemma della Regione / VIDEO

Il nuovo gonfalone è stato presentato a Chieti. La realizzazione è stata affidata al maestro Mimmo Palladino: 70mila euro alla società di comunicazione che lo ha ideato

CHIETI. Il Guerriero di Capestrano campeggia sul nuovo gonfalone della Regione Abruzzo. Il nuovo stemma della Regione è stato presentato questa mattina a Chieti dal presidente della giunta regionale Marco Marsilio e da quello del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. La presentazione si è svolta nella sede del museo archeologico nazionale di Villa Frigerj dov'è custodita la statua del Guerriero simbolo d'Abruzzo. 

A realizzare il nuovo stemma, approvato con una specifica legge regionale, è stato il maestro Mimmo Paladino. La composizione grafica consiste in uno scudo sannitico interzato in sbarra d'argento, di verde e d'azzurro, sul quale è posto il "Guerriero di Capestrano" rappresentato a figura intera, in forma stilizzata. I tre colori rappresentano, nell'ordine, le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico. Al di sopra dello stemma è posta la denominazione "Regione Abruzzo " in lettere maiuscole d'oro. Sotto lo scudo è indicato il motto, in caratteri maiuscoli: Gentium vel fortissimarum Italiae, che tradotto dal latino significa "genti più forti d'Italia". 

La realizzazione del nuovo gonfalone aveva acceso la polemica politica per il costo - 70mila euro - corrisposto alla società di comunicazione che ha elaborato il nuovo simbolo. 

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Il nuovo stemma della Regione col Guerriero di Capestrano
L'artista Mimmo Palladino spiega come l'ha realizzato

“Un nuovo stemma della Regione è un simbolo identitario - ha spiegato Marsilio - non è un qualcosa che si modifica ogni giorno. Del resto, lo stemma originario era stato individuato nel 1986 e non è stato affatto un percorso semplice. Ci sono altre Regioni, oltre all'Abruzzo, - ha aggiunto - che, non avendo avuto nel periodo preunitario una propria bandiera, un proprio Stato, un proprio vessillo antico, sono state costrette a ricercare un proprio simbolo, come ad esempio il Lazio. L'Abruzzo ha dovuto, in qualche maniera, costruire una sua iconografia, una sua identità e così i tre colori del bianco delle montagne, del verde delle colline e dell'azzurro del mare sono entrati a far parte pienamente del nostro patrimonio identitario. Mancava però quel quid, quel qualcosa - ha sottolineato- che aiutasse a superare certe contrapposizioni del passato".

Per Sospiri “la scelta di inserire la figura del Guerriero di Capestrano, simbolo identificativo dell’intero popolo abruzzese forte e gentile, nel nuovo Gonfalone della Regione Abruzzo rappresenta al meglio il superamento di tutti i campanilismi territoriali e l’unione della popolazione. Esattamente ciò che ha caratterizzato il governo Marsilio, forse il più unitario che abbia mai avuto la nostra terra".