CORONAVIRUS

In Abruzzo parte la vaccinazione di massa nei piccoli Comuni

Somministrazioni di Johnson & Johnson nei 65 centri con meno di 500 abitanti, più Carpineto Sinello, Villalago e Serramonacesca. Iniziano subito le province di Chieti, L’Aquila e Teramo, poi tocca a quella di Pescara

PESCARA. Si compone di 68 piccoli Comuni abruzzesi l’elenco delle località dove da domani, lunedì 24 maggio,  partono le vaccinazioni di massa. Una task force per accelerare ulteriormente nella campagna anti Covid. Le attività riguardano i centri abruzzesi con non più di 500 abitanti. Se ne contano 65 nella nostra regione, ma ce ne sono altri, come Carpineto Sinello in provincia di Chieti, Villalago in quella dell’Aquila e Serramonacesca nel Pescarese, che superano di qualche unità il limite massimo ed è quindi improbabile che vengano esclusi dall’elenco. Saranno vaccinati tutti dai sedici anni in su, utilizzando le fiale monodose Johnson & Johnson, evitando pertanto di dover tornare nuovamente sul posto per eseguire i richiami. Seppur di massa, la vaccinazione non interessa comunque tutta la popolazione di questi stessi paesi, visto che i residenti più anziani sono già stati sottoposti all’inoculazione secondo le classiche modalità.
I COMUNI. È il territorio aquilano quello più rappresentato tra tutte le province, con il coinvolgimento di 32 centri. L’altra provincia dove il numero dei Comuni da raggiungere è significativo è quella di Chieti, con 23 località da raggiungere. Ne sono molti di meno, invece, nella provincia di Pescara (9) e Teramo (4). Il Comune più piccolo è Montelapiano, in provincia di Chieti, con appena 80 abitanti; il più grande tra quelli con meno di 500 abitanti è Rocca di Cambio (489) in provincia dell’Aquila, ma se si fa riferimento anche a quelli con qualche decina di residenti in più rispetto alla soglia limite di 500, allora va segnalato Serramonacesca, 534 abitanti
nel Pescarese.
LE OPERAZIONI. Le vaccinazioni a tappeto in questi piccoli centri sono già partite nei territori di riferimento della Asl di Teramo, quella che più di tutte sta correndo nella campagna di immunizzazione. Qui le operazioni si stanno svolgendo con personale proprio, al punto che il contingente dell’Esercito inviato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, è stato ceduto all’azienda sanitaria dell’Aquila. Proprio nell’Aquilano, così come nel Chietino, le operazioni partono domani con il contributo dei carabinieri e dell’Esercito, mentre la Asl di Pescara attenderà ancora qualche giorno per avere il sostegno dei carabinieri. Si tratta, in ogni caso, della più importante attività di vaccinazione che sia mai stata fatta sul territorio in Abruzzo.
VERÌ. Anche l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì conferma che la campagna vaccinale di prossimità riguarda alcuni centri delle province di Chieti e L’Aquila, dove è presente la maggior parte di questa tipologia di Comuni con popolazione inferiore ai 500 abitanti. I team si recano nei centri in una giornata prestabilita e sottopongono a vaccinazione l’intera popolazione residente che ha manifestato il proprio interesse alla somministrazione.
"La vaccinazione di prossimità", spiega Verì, "oltre a limitare i disagi e lunghi spostamenti per i residenti nei centri più remoti, consentirà di creare piccole zone Covid free, che assicureranno non solo la ripresa di una normale vita sociale in queste comunità, ma potranno anche renderle destinazioni turistiche appetibili proprio per le garanzie di sicurezza sanitaria che tanti villeggianti oggi ricercano".

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