Una manifestazione contro la chiusura dei tribunali minori

ABRUZZO

In salvo i tribunali minori, non chiudono fino al 2024

Per Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona passa l’emendamento in Senato, ma adesso serve la copertura finanziaria. Scongiurato l’accorpamento con Chieti e L'Aquila

PESCARA. I tribunali abruzzesi più piccoli sono in salvo. Non chiudono almeno fino al 2024. Ieri pomeriggio è stato approvato, contro il parere del governo che s’era opposto alla proroga, l’emendamento che rinvia la chiusura dei quattro tribunali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano al settembre 2024, scongiurando dunque l’accorpamento con le sedi dell’Aquila e di Chieti. Un provvedimento che deve sottostare alla decisione finale del Parlamento. Ma appare l’ostacolo minore. Più complicato, per assicurare la permanenza delle strutture, trovare la copertura finanziaria.

L'emendamento è stato sottoscritto da senatori di tutte le forze politiche e vede come primo firmatario il senatore Gianluca Castaldi, già sottosegretario ai Rapporti con il parlamento nel governo Conte II. È stato presentato nell’ottica di evitare un accorpamento con i tribunali dei capoluoghi di provincia e garantire il normale svolgimento dei processi, soprattutto delle cause penali che necessitano naturalmente di scadenze a lungo termine. Il documento è stato firmato, oltre che da Castaldi, dai senatori Gabriella Di Girolamo (Movimento 5 Stelle), Alberto Balboni (Fratelli d’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia), Alberto Bagnai (Lega), Giuseppe Cucca (Italia Viva), Loredana De Petris (Sinistra italiana), Gaetano Quagliariello (Identità e azione), Luciano D’Alfonso (Pd) e Riccardo Nencini (Partito socialista italiano). (p.g.)

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