Inverardi: «Grande passo per il territorio»

La rettrice dell’Università dell’Aquila: «Partner come Ansaldo e Hitachi Group». Ma c’è anche Wind-3

L’AQUILA. Una sinergia pre-commerciale che mette l’area metropolitana dell’Aquila in relazione con quelle di Prato, Milano, Bari e Matera. Parte da qui la sperimentazione sul 5G che nel capoluogo d’Abruzzo può far leva su una dotazione infrastrutturale già in fase di progettazione: è il caso alla rete in fibra ottica ad alta capacità, che collegherà i principali siti della città al fine di agevolare la diffusione di servizi avanzati. Così come è anche il caso della Fiber-to-the-home, la fibra che correrà nei sottoservizi per raggiungere le abitazioni, la cui installazione è monitorata dalla Gran Sasso Acqua.

«Si tratta di un passo significativo per il territorio», ha spiegato la rettrice dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, che è anche delegata nazionale sulla Ict nell’ambito del programma Horizon 2020. «Il nostro programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione, prevede investimenti importanti sul 5G». Nell’arco delle ultime settimane, la rettrice ha più volte ricordato il contributo dell’Università dell’Aquila all’interno di Radiolabs, un consorzio di ricerca di cui fanno parte anche gli atenei di Tor Vergata e Roma3, insieme ai partner industriali Ansaldo e Hitachi Group. Un canale importante, tanto da spingere Fiat Chrysler a portare da queste parti un centro di competenza sul “veicolo connesso”, un progetto produttivo volto alla realizzazione di automobili in grado di avere una vera e propria “vita digitale”. In questo, la presenza di stabilimenti come Telespazio e Thales Alenia non può che essere d’aiuto. Di fatto, le sinergie messe in campo stanno contribuendo a realizzare un vero e proprio sistema di altissime competenze e, in questo contesto, la sperimentazione 5G rappresenta un ulteriore importante tassello. Già nelle scorse settimane, l’assessore Stefano Palumbo, con delega alla Smart city, aveva chiarito che «non si tratta di un semplice upgrade del 4G, della telefonia mobile di ultima generazione». Un sistema che parte dalla domotica e dall’internet delle cose, fino a trovare applicazione in campo sanitario ed energetico. Un percorso che non prescinde dall’automotive – di qui le possibili sinergie con Fiat Chrysler – e dall’industria 4.0, automazione industriale ad alto livello.

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