LANCIANO

La Grom sbarca in Abruzzo con il gelato allo zafferano

LANCIANO. La visita in Abruzzo avrà intanto come frutto un gelato al gusto di zafferano, quello purissimo di Navelli. Ma Guido Martinetti, uno dei soci fondatori dell’azienda Grom, catena di...

LANCIANO. La visita in Abruzzo avrà intanto come frutto un gelato al gusto di zafferano, quello purissimo di Navelli. Ma Guido Martinetti, uno dei soci fondatori dell’azienda Grom, catena di gelaterie che fa della qualità dei prodotti il suo marchio, sta pensando di esportare il suo modello di impresa anche nel centro-sud e guarda alla nostra regione con molto interesse. «Mi sono informato sulla possibilità di produrre fichi in modo stabile», racconta nel chiostro del polo museale di Santo Spirito, a Lanciano, dove è stato invitato dal Rotary club, «invece in modo episodico produrremo il gelato allo zafferano. Prima di venire qui ho letto un libro sulle specialità abruzzesi, soprattutto del Gran Sasso. Molto interessante». Enologo lui, 37 anni, e analista finanziario, 39, il socio Federico Grom, nel 2003 inaugurano il primo punto vendita a Torino. Ed è subito un successo che oggi conta un fatturato stimato in 30 milioni di euro per il 2012, 520 dipendenti, 58 punti vendita aperti in tutto il mondo. L’idea di partenza è semplice come un gelato, ma di altissima qualità, prodotto grazie a una selezione rigorosa delle materie prime, e un’attenzione alla sostenibilità economica e ambientale.

«La nostra è un’agricoltura che fa qualche passo indietro», spiega Martinetti che ha visitato le aziende De Cecco e Ursini, «è l’agricoltura lenta, del letame, attenta alla qualità delle materie prime. E’ questo il punto di partenza per fare impresa: oggi nel nostro Paese la cultura e l’attenzione per i prodotti slow e di qualità è radicata. E questa è un’opportunità da esportare in tutto il mondo». La scommessa vinta dai due giovani torinesi è raccontata anche in un libro, “Grom, storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori” (Bompiani). Il Rotary ha promosso l’incontro con l’obiettivo di offrire ai giovani un’occasione di confronto e di riflessione.

Stefania Sorge

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