«La politica stia fuori dall'Aptr»

Presa di posizione dell'associazione di Confindustria alla vigilia della discussione in Consiglio regionale. Alba (Federturismo): c'è il rischio di vanificare la riforma

PESCARA. Confindustria guarda con preoccupazione al dibattito in corso nei partiti sulla riforma dell'Aptr, l'Agenzia regionale di promozione turistica che martedì andrà in Consiglio regionale. Per Paolo Ernesto Alba, presidente regionale di Federturismo di Confindustria, c'è il rischio che i partiti tornino ad occupare la scena vanificando la riforma.

Presidente Alba che cosa temete?
«In quarta commissione abbiamo detto che siamo d'accordo sul nuovo assetto dell'Aptr prevista dalla proposta di legge della giunta, ma chiediamo che le persone nominate in seno al consiglio d'amministrazione siano espressione delle associazioni di categoria, non dei partiti, altrimenti la riforma diventa inutile».

La legge lo prevede.
«Noi avremmo voluto blindarla di più, perché nella legge c'è scritto che “anche” i rappresentanti delle associazioni potranno far parte del cda. Ma ci hanno detto che togliere quell'“anche” avrebbe reso la norma incostituzionale».

Voi chiedete la presidenza dell'Aptr?
«Guardi che con i Sistemi turistici locali che non partono tutta la promozione del turismo resterà a carico dell'Aptr. A maggior ragione occorrono persone del mestiere. Noi vorremmo indicare il nome del presidente, poi saranno i partiti a decidere».

C'è la Margherita che punta a un suo uomo, mentre l'assessore al Turismo Enrico Paolini pensa all'attuale presidente vicario Enzo Giammarino.
«Almeno Giammarino è espressione di una categoria, anche se si è sempre occupato d'altro. Il problema è che si parla tanto di concertazione e poi quando si cerca di toccare qualcosa si può toccare ben poco. Poi succede come quest'anno che la promozione estiva è partita a giugno, troppo tardi.

È riuscito a capire il motivo di questo ritardo?
«Credo sia dovuto alla macchinosità dell'Aptr. Ci presentano delle pappe pronte...ma dove vai a giugno con tutti i canali promozionali già saturi? La promozione dell'estate va fatta d'inverno e quella invernale d'estate. A giugno la gente ha già fatto la sua scelta. Per questo dico che occorrono persone di mestiere».

La commissione era d'accordo con i vostri rilievi?
«La commissione ha ascoltato ma non si è espressa, almeno non in nostra presenza. Hanno preso appunti».

Perché i sistemi turistici locali non decollano? Eppure la legge c'è e anche il regolamento».
«Forse hanno paura di creare nuovi carrozzoni. Ma io spero che Paolini ci metta mano una volta per tutte. Con lui non è difficile dialogare e ha la giusta autorevolezza».