La videotrappola incuriosisce una famiglia di giovani lupi / Video

Paolo Forconi, studioso di fauna, spiega l'importanza delle videotrappole anche come prevenzione del bracconaggio

Le immagini video mostrano aspetti sempre nuovi perché la natura è in continuo cambiamento. Così ogni volta impariamo qualcosa di nuovo. Attualmente la comunicazione è fondamentale per conoscere e far capire la natura che ci circonda, sfatando antiche credenze. Vedere dei lupi che si comportano tranquillamente durante la notte mostra a tutti la ricchezza di fauna presente e suscita interesse in molte persone. Poi la conoscenza della natura determina il suo apprezzamento e la sua tutela.

Parco Nazionale, lupi giocano con le videotrappole
Il video realizzato da Paolo Forconi (Studio faunistico Chiros) ritrae un gruppo familiare di lupi nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. I giovani sono incuriositi ma non spaventati dalla videotrappola, un oggetto mai visto prima.

Ad esempio è di un mese fa la notizia dei cuccioli di lupo filmati per la prima volta a pochi chilometri da Roma, sempre grazie a delle videotrappole della Lipu. Oppure si possono rilevare delle situazioni di pericolo, come l’orso marsicano con il laccio al collo, filmato l’anno scorso con una videotrappola da un socio di Salviamo l’Orso, che poi quest’anno è stato catturato e curato. Le videotrappole sono molto utili anche per il controllo del territorio da parte degli organi di polizia, così da costituire un deterrente e un sistema di prevenzione del bracconaggio. Cosa sono le videotrappole? Le videotrappole sono delle telecamere che si attivano automaticamente al passaggio di un animale, sia di giorno che di notte, grazie all’uso di un sensore ad infrarosso termico ed ai led infrarossi. Ormai è sempre più diffuso il loro uso, sia a scopo di ricerca scientifica che a livello amatoriale per sapere quali animali passano dietro casa durante la notte. All’inizio si usavano macchine fotografiche che facevano solo foto con il flash, quindi l’animale spesso si spaventava. Poi sono stati introdotti i led infrarossi a 850 nm, che producono una luce invisibile anche se i led sono rossi guardando verso di essi, per cui in qualche caso gli animali si possono spaventare. Attualmente si usano i led infrarossi a 940 nm, completamente invisibili, quindi gli animali continuano a comportarsi in modo normale senza alcun disturbo.

Paolo Forconi, studio faunistico Chiros