L’AQUILA. Dodici anni e 10 mesi: questa l’età media delle auto che circolavano sulle strade abruzzesi a giugno 2025, secondo un’analisi di Facile.it. L’anzianità dei veicoli risulta sempre più elevata, tanto che l’età media del parco auto, in Abruzzo, è aumentata del 3,6% in un solo anno. A livello nazionale l’età media è di 12 anni e 2 mesi. L’Aquila risulta la provincia abruzzese con le auto più vecchie e un’età media del parco macchine circolante, a giugno 2025, di 13 anni e 1 mese, il 2% in più rispetto all’anno precedente. Seguono Chieti (13 anni) e Teramo (12 anni e 11 mesi). Pescara, invece, è risultata essere l’area dell’Abruzzo dove circolano le auto più giovani: qui le vetture hanno, in media, 12 anni e 2 mesi.

Osservando la variazione media dei veicoli abruzzesi nell’ultimo anno, emerge che i valori sono aumentati in tutte le province della regione, con variazioni che vanno dal +2% dell'Aquila al +5,8% di Teramo. A conferma di quanto le vetture della regione siano datate, dallo studio è emerso che a giugno 2025, tra chi in Abruzzo ha scelto una garanzia accessoria in fase di sottoscrizione della polizza Rc, il 35,4% ha optato per l’assistenza stradale. A settembre 2024 l’incidenza di questa copertura facoltativa era pari al 32%. Dall’analisi di Facile.it si scopre che c’è una stretta correlazione tra età media del veicolo e il costo dell’assicurazione Rc Auto: avere una vettura vecchia, quindi, non incide solo sulla sicurezza dei passeggeri e sulla sostenibilità ambientale, ma anche sul premio medio da pagare.

Per dimostrare questo legame, Facile.it ha preso in considerazione il profilo di un assicurato e ha calcolato – a parità di condizioni – quanto varia la tariffa Rc Auto con l’anzianità del veicolo. Con un’età di 10 anni il premio medio da pagare per la polizza è di circa 359 euro, valore che sale a 368 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 421 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni: una differenza del 17% in appena 4 anni. Le auto più vecchie, soprattutto quelle che appartengono alle classi Euro 3 o inferiori, potrebbero subire limitazioni alla circolazione in molte città italiane. Le nuove norme sulle emissioni mirano, infatti, a ridurre l’inquinamento, e le auto più inquinanti nel tempo non potranno più circolare liberamente.

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