PESCARA, colpo alla basilica

Madonna dei 7 dolori, rubata la corona

E’ in oro e brillanti: vale 50 mila euro. I ladri portano via la cassaforte con un carrello

PESCARA. La corona d’oro della Madonna dei Sette Dolori è stata rubata un’altra volta a distanza di quasi dieci anni. Era riposta in una cassaforte alta più di un metro e molto pesante, 150 chili, che è stata portata via dai ladri nella tarda serata di martedì.

Al suo interno, oltre alla corona in oro di circa 500 grammi e adorna di brillanti, c’erano 6 mila euro in contanti, e monili d’oro, una quindicina tra catenine e braccialetti, offerte dei fedeli alla Madonna della basilica dei Colli. Secondo una stima del parroco, padre Vincenzo Di Marcoberardino, la corona vale 50 mila euro, ma è il legame affettivo e devozionale del diadema, opera di un orafo pennese del 1907, a far dire al padre: «E’ successo un grande guaio e mi appello ai cittadini: collaborino con le forze dell’ordine».

IL FURTO
Sono le 21,10 di martedì, quando padre Vincenzo si ritira nella sua stanza al secondo piano del convento dei frati cappuccini, in largo Madonna, nel cuore dei colli pescaresi. Un appartamento povero, composto da una stanza e un bagno proprio dove, a causa del suo ingombro, si trova la cassaforte di un metro e 20 centimetri, di 150 chili e con una combinazione a tre numeri. La porta è aperta, ci sono segni di effrazione, il parroco entra senza timore, memore di un recente furto di scarsa rilevanza, ma la cassaforte è scomparsa.

LA RICOSTRUZIONE
Sul posto intervengono i carabinieri guidati dal maggiore Pasquale Del Gaudio e la squadra mobile per i rilievi. Il furto è avvenuto tra le 19 e le 20 e i ladri sono entrati da un ingresso posteriore, un cancello automatico che si apre con una chiave, ma forse approfittando dell’uscita di un’auto. Hanno forzato il portone e si sono introdotti sicuri nella stanza del parroco: il computer e le 500 lire d’epoca del parroco, non sono stati toccati. E’ stata rubata soltanto la cassaforte che, secondo gli investigatori, proprio per il suo peso ingente, è stata portata via con un carrello e portata al piano terra con l’ascensore.

LA CAPPELLIERA
I ladri sono probabilmente usciti dallo stesso cancello automatico. Eppure, davanti all’ingresso principale, appoggiata alla statua di Padre Pio, è stata trovata una cappelliera, il divisorio che separa l’abitacolo dal bagagliaio dell’auto, e che potrebbe essere stata tolta dall’auto per far posto alla grande cassaforte.

SEI MESI FA
Sei mesi fa, il parroco ha subìto un furto che non ha denunciato perché di minima rilevanza. La sua idea è che ci sia un collegamento tra questo furto, mirato, e quello precedente: i ladri hanno visto la cassaforte ma non erano attrezzati per portarla via, così sono ritornati martedì. A quell’ora nel convento, c’era solo padre Francesco, la cui stanza è accanto a quella di padre Vincenzo, a cui avrebbe detto, poi, di aver sentito dei rumori.