Maltempo, la protesta del Pd

24 Febbraio 2012

D'Amico e Ruffini: servono più di 10 milioni per l'emergenza neve

PESCARA. «Alla resa dei conti, così come avevamo purtroppo paventato, le spese sostenute sono di gran lunga superiori ai 10 milioni annunciati dal governo con il decreto della presidenza del consiglio dei ministri l'8 febbraio scorso». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Giovanni D'Amico e Claudio Ruffini, che, sulla scorta del bilancio dei danni pubblicato ieri dal Centro, si sono rivolti alla giunta regionale per chiedere di intervenire d'urgenza sul governo.

Per ora in testa alla classifica degli enti locali che hanno speso di più nei giorni dell'emergenza c'è la Provincia di Chieti, quella con la rete stradale più estesa, con 2milioni di euro. Al secondo posto, c'è la Provincia dell'Aquila con un milione e mezzo di euro. Il conto presentato dalla Provincia di Pescara è di 270mila euro, mentre quella di Teramo ha anticipato un milione e mezzo. Queste somme stanno per essere rendeicontate e certificate dalla Protezione civile regionale che ha ricevuto precise istruzioni dal Dipartimento nazionale, la struttura cioé da dove dovranno arrivare i rimborsi.

D'Amico e Ruffini - entrambi membri della commissione Governo del territorio e Protezione civile del cosiglio reionale - hanno chiesto di essere ascoltati dall'assessore alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, «affinché riferisca dei rimborsi danni provocati dall'emergenza maltempo che ha colpito l'intero territorio regionale».

«Richiediamo un'audizione», spiegano i due co siglieri di opposizione, «in seguito a sollecitazioni da parte di molti sindaci dei comuni colpiti maggiormente dalla calamità naturale».

«Numerosi sono i danni accertati», proseguono D'Amico e Ruffini, «soprattutto dalle attività economiche, e ingenti sono anche le spese che i sindaci dei comuni hanno sostenuto per garantire la sicurezza nella viabilità nei territori che amministrano».

«I sindaci», dicono ancora i consiglieri del Partito democratico, «hanno affrontato l'emergenza maltempo con un gravoso impegno economico che, ad oggi, non è specificato nel decreto della presidenza del consiglio dei ministri sulla "dichiarazione dell'eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari", nei periodi e nelle specifiche spese né nelle modalità di rendicontazione. Il mancato ristoro per i Comuni interessati potrebbe determinare un grave dissesto nei bilanci di questi enti».

D'Amico e Ruffinci, quindi di dicono certi, «anche per l'impegno assunto dal presidente della seconda Commissione, Luca Ricciuti, di poter conferire in sede di lavori della prossima seduta della commissione (presumibilmente martedì prossimo) con l'assessoreoGiuliante» in modo che possa definire «le modalità di risarcimento per le aziende colpite e di ristoro economico per i comuni, già in gravi difficoltà per le esigue risorse trasferite dallo Stato e con il rischio per molti si essi di un dissesto della situazione finanziaria».

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